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POLITICA

"Abbiamo salvato 320 migranti in acque internazionali"

Immigrazione, Alfano: "Senza soluzione della situazione in Libia ci saranno altre tragedie"

Dopo l'ultimo naufragio il ministro Alfano lancia un appello alla comunità internazionale per trovare una soluzione alla questione libica. Sulle polemiche sull'immigrazione: "Cei? Facciamo un mestiere diverso"

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Roma
"La nuova tragedia di oggi non sarà l'ultima se non si risolve il problema della Libia". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commenta il nuovo naufragio davanti alle coste libiche facendo appello alla comunità internazionale: "o la comunità internazionale è in grado di risolvere al questione libica oppure quella di oggi non sarà l'ultima tragedia". Precisa poi: "Siamo intervenuti in soccorso, non nelle nostre acque territoriali. Abbiamo ancora una volta il merito di averne salvati 320". Poi interviene sulle polemiche sul tema dell'immigrazione e sull'intervento del segertario generale della Cei. "Noi facciamo un mestiere diverso dalla chiesa e comunque dò per buona la rettifica delle parole di monsignor Galantino e non quello a lui in un primo momento attribuito". Fornisce i dati dell'imigrazione: sono 103mila i migranti sbarcati in Italia dall'1 gennaio ad oggi, "un migliaio in meno rispetto all'analogo periodo dello scorso anno".

Il Ministro, nella tradizionale conferenza di Ferragosto, ha parrlato della sicurezza. "Nell'ultimo anno i reati commessi sono calati del 9,3% e ciò testimonia che l'Italia migliora sempre di più dal punto di vista della prevenzione e del contrasto al crimine". Ha quindi sottolieneto che le rapine sono calate del 12% ed i furti del 5,6%. Ma, ha aggiunto, "non ci accontentiamo e proseguiremo nel contrasto convinti che l'aumento delle pene per i furti sia la scelta giusta".