Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Immigrazione-Australia-pagherebbe-gli-scafisti-per-portare-in-Indonesia-i-profughi-97ef1ed4-cf11-4762-be6e-44abd5e402cc.html | rainews/live/ | true
MONDO

Pressioni sull'esecutivo

Immigrazione: l'Australia pagherebbe gli scafisti per portare in Indonesia i profughi

Secondo la polizia indonesiana i sei scafisti coinvolti hanno ammesso di aver ricevuto 5000 dollari Usa in banconote da 100 per invertire la rotta.

Condividi
È sotto pressione l'esecutivo australiano a causa delle rivelazioni sui presunti pagamenti dei funzionari governativi agli scafisti perché portassero in Indonesia 65 richiedenti asilo intercettati in acque australiane. Il primo ministro conservatore Tony Abbott non ha né confermato né smentito le indiscrezioni. 

Secondo il rapporto della polizia indonesiana i sei scafisti coinvolti hanno ammesso di aver ricevuto 5000 dollari Usa, in banconote da 100, per invertire la rotta.

Il governo di Giakarta, il Commissario Onu per i rifugiati e l'International Organization for Migration hanno ragito con durezza. Accese le proteste anche sul fronte interno da parte delle opposizioni in parlamento, laburisti e verdi.

L'Australia ha una politica molto severa sull'immigrazione: i migranti e i richiedenti asilo che raggiungono il Paese vengono trasferiti nell’isola di Nauru e in quella di Manus, nella Papua Nuova Guinea. Il provvedimento - firmato nel 2012 -  integra la legge sull’immigrazione (Immigration Act del 1958) con lo scopo di dissuadere gli immigrati a pagare i trafficanti e affrontare viaggi in mare molto pericolosi per raggiungere l’Australia. 

La maggior parte degli immigrati diretti nel Paese proviene dall’Iran, dall’Afghanistan e dallo Sri Lanka e viaggiano via mare verso l’Indonesia, dove non possono restare perché il governo indonesiano non si occupa di regolarizzare il loro status e li rimpatria. La legge australiana prevede l’obbligo per l’ufficio immigrati di respingere tutti quelli a cui non viene dato lo status di rifugiato politico: gli immigrati vengono trasferiti nel centro di Christmas Island, un’isola ad ovest dell’Australia, e lì vengono regolarizzati. Ma il centro non è più in grado di sostenere il numero sempre maggiore di quanti raggiungono via mare il paese.