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ITALIA

Liguria

Immigrazione, tensione alta a Ventimiglia. Mattarella: "Più aiuto da Ue"

Sono 170, secondo le stime della Croce Rossa, i migranti che si trovano da una settimana sulla scogliera a Ponte San Ludovico, a pochi passi dal confine italo-francese. Messaggio del Capo dello Staot nella giornata mondiale del rifugiato

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Alla frontiera tra Italia e Francia si gioca una partita a ping-pong con i profughi come palline. La Francia trova migranti irregolari sul suo territorio e li manda in Italia perché da lì sono arrivati. La polizia di frontiera italiana controlla i migranti 'inviati' in Italia e se non sono transitati dal nostro paese li fa tornare oltre frontiera. Questa situazione è vissuta da 170 persone secondo le stime della Croce Rossa Italiana, che si
trovano da una settimana sulla scogliera a Ponte S.Ludovico, pochi passi dal confine italo-francese.

L'ultima notte è passata tranquilla, con la maggior parte dei migranti che ha accettato di trasferirsi nei locali messi a disposizione da Rfi. Alcuni gruppi hanno chiesto alla Croce Rossa Italiana e Francese di poter avere delle carte geografiche. "Hanno chiesto le carte - ha spiegato una volontaria della Croix Rouge - perché molti di loro sono stati portati da un paese all'altro e non sanno dove si trovano né dove si trova il paese in cui vogliono recarsi. Stiamo facendo un appello tramite i social per ottenere cartine e libri scolastici di geografia"

Nel pomeriggio intanto la città di Ventimiglia si prepara per la manifestazione dei centri sociali, che si terrà alle 14 alla stazione. In mattinata, briefing in questura a Ventimiglia per gli ultimi particolari tecnici ma, secondo quanto appreso, la manifestazione non dovrebbe spostarsi dal centro cittadino. Alla frontiera di Ponte S.Ludovico, per parte francese, si sta in queste ore rafforzando la presenza della Police Nationale, della Gendarmerie e della Compagnie Republicaine de Securitè, ovvero il reparto antisommossa della polizia francese. 

Il presidente Mattarella: "Più aiuto da Ue"

Un messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato è arrivato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: ""L'Italia sente alto e forte - da sempre - il dovere di solidarietà nei confronti di chi giunge nel nostro paese, coltivando l'ispirazione e la speranza verso una vita più sicura e un avvenire per sè e per i propri figli" ha detto il Capo dello Stato, rivolgendo un "caloroso saluto ai rappresentanti dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Italia ed a tutti coloro - istituzioni, enti locali, aziende, volontari, cittadini - che ne sostengono le attività". "La sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle classi dirigenti in relazione al dramma di chi vive quotidianamente gli orrori della guerra, la tragedia delle persecuzioni, la miseria e le migrazioni forzate - si legge nel testo - contribuisce a combattere l'indifferenza per le indicibili sofferenze di quanti, in cerca di un futuro migliore, sono costretti ad abbandonare il proprio paese".

"Il nostro Paese continuerà a fare quanto necessario per assicurare ai rifugiati e a coloro che chiedono asilo un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana, con l'auspicabilmente crescente contributo dell'Unione Europea e della comunità internazionale". "In questo spirito - ha concluso - desidero ringraziare l'UNHCR per il significativo contributo che quotidianamente assicura, con impegno, dedizione e umanità, e formulo voti per le sue attività".