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POLITICA

La scheda

Che cos'è l'impeachment: ecco i casi nei quali il Presidente può essere messo in stato d'accusa

La procedura prevista dal sistema americano è molto diversa da quella che indica l'articolo 90 della Costituzione: "Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione"

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Luigi Di Maio lo ha evocato alzando di colpo la temperatura e la natura stessa dello scontro istituzionale in atto. L'impeachment o più propriamente la procedura di messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica è previsto dall'articolo 90 della Costituzione.

Che cos'è l'impeachment
 Il cosiddetto 'impeachment' è il termine inglese per indicare quella che la Costituzione italiana definisce la 'messa in stato d'accusa' del Capo dello Stato. La procedura prevista dal sistema americano è però molto diversa da quella che indica l'articolo 90 della Carta: "Il Presidente della Repubblica - recita la Costituzione - non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri".




​Il Capo dello Stato dunque, fatta salva l'assenza di responsabilità di atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, può essere giudicato solo per i reati di alto tradimento e attentato alla Costituzione, ed è il caso al quale si appellano quanti parlano  di messa in stato di accusa di Sergio Mattarella, secondo i quali il presidente avrebbe, con le decisioni prese, compiuto una grave violazione delle norme costituzionali.

L'ammissibilità della messa in stato d'accusa del Capo dello Stato, in Italia è una prerogativa esclusiva del Parlamento, mentre una eventuale sentenza in merito spetta alla Corte costituzionale, con una composizione diversa da quella consueta perché 'integrata'.

I tentativi precedenti: da Leone a Napolitano