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ITALIA

Bari

Imponeva alle sue allieve tacchi e minigonne, indagato il magistrato Bellomo

Ipotizzato il reato di estorsione ai danni delle sue allieve. Il 10 gennaio adunanza del Consiglio di Stato su destituzione Bellomo

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Il consigliere di Stato Francesco Bellomo è indagato a Bari per estorsione. La Procura, che nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo d'indagine senza ipotesi di reato, sulla base di alcuni elementi acquisiti ipotizza ora che il magistrato amministrativo abbia obbligato alcune sue allieve della Scuola di formazione per magistrati a presentarsi ai corsi in minigonna, tacchi a spillo e con trucco marcato e preteso che non fossero sposate. La vicenda era stata denunciata dal padre di una studentessa.

La denuncia risale alla fine del 2016 e ha provocato l'avvio di un provvedimento disciplinare nei confronti del magistrato  e l'accertamento di eventuali condotte illecite commesse anche a Bari. Bellomo, infatti,  è di origini baresi. E la scuola da lui diretta ha sedi a Milano, Roma e Bari.   

La vicenda, tra l'altro, ha finito col coinvolgere anche un pm, Davide Nalin, che alla procura di Rovigo si occupa di reati a sfondo sessuale e contro le donne, collaboratore di Bellomo, su cui pende la richiesta del Pg della Cassazione di sospensione cautelare dalla funzione e dallo stipendio.   

"Mia figlia sta cercando di tornare a una vita normale", dice intanto il padre della ragazza piacentina che ha denunciato vessazioni e minacce durante il corso per aspiranti magistrati. L'uomo riferisce che la ragazza - laureata alla Cattolica di Piacenza - ora sta meglio ma "questa odissea le ha distrutto la vita. Ha ripreso a mangiare e a studiare, ma  è ancora in cura dagli psicologi". Ripete che la figlia "è stata sotto ricatto per troppo tempo attraverso il contratto che come borsista doveva firmare per mantenere la borsa di studio". Bellomo avrebbe cercato, dopo aver appreso della denuncia, di arrivare a una conciliazione con la ragazza. I carabinieri "sono venuti più volte, chiedevano a mia figlia di firmare un atto di conciliazione. Sono venuti a maggio, e poi a ottobre, ma lei era in ospedale". 

Il 10 gennaio adunanza Consiglio di Stato su destituzione Bellomo
La commissione speciale del Consiglio di Stato che dovrà redigere il parere con la proposta di destituzione del consigliere Francesco Bellomo, si riunirà - a quanto si apprende - mercoledì 20 dicembre. Il parere dovrà poi essere steso e passare all'esame dell'adunanza generale, che verrà convocata il 10 gennaio e a cui parteciperanno i circa cento consiglieri che la compongono, provenienti da tutta Italia. 

La decisione dell'adunanza dovrà a questo punto essere formalizzata dal Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. La destituzione, ossia la rimozione definitiva dai ranghi della giustizia amministrativa, è la sanzione più alta prevista in quest'ambito e non ha praticamente precedenti. Bellomo è sospettato di pressioni su borsiste della scuola per aspiranti magistrati da lui diretta, alcune delle quali sarebbero state obbligate a seguire una sorta di dress code, dovendosi presentare ai corsi in minigonna, tacchi a spillo e con trucco marcato e con la pretesa che non fossero sposate. Una vicenda per la quale ora Bellomo è indagato, come detto, dalla Procura di Bari per estorsione.