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ITALIA

Giornata nazionale della memoria e dell'impegno contro le mafie

In 350 mila nelle piazze d'Italia per ricordare le vittime della mafia

Don Ciotti: "C'è una grande riforma da fare in Italia: la riforma delle nostre coscienze"

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Oltre 350.000 persone in tutta Italia ricordando le vittime delle mafie e sollecitano un impegno maggiore delle istituzioni e della  società, con numerosissime iniziative realizzate in oltre duemila piazze e luoghi del Paese. E' il dato fornito a Messina da Libera e dal
suo presidente don Luigi Ciotti, che descrive la grande partecipazione nazionale alla XXI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia in tutto il Paese. Cuore della straordinaria mobilitazione è Messina dove gli organizzatori stimano che sono stati oltre trentamila a sfilare in corteo, con in testa molti familiari delle vittime e don Ciotti.

"Da questo popolo, soprattutto dai giovani - dice il sacerdote - arriva un messaggio forte. Costruiamo ponti di memoria e luoghi di impegno ovunque per sottolineare la trasversalità delle cose positive, ma anche  delle presenze criminali mafiose. Il nostro Paese ha bisogno di ponti: quelli che allargano le coscienze e traghettano le speranze. Abbiamo bisogno di un'opera quotidiana di cittadini responsabili capaci di tradurre la domanda di cambiamento in forza di cambiamento. Il problema ancora una volta sono un'accelerazione dei tempi e un chiarimento netto sulle priorità che Parlamento e governo devono darsi. C'è una grande riforma da fare in Italia: la riforma delle nostre coscienze".

Piero Campagna: "da Messina un messaggio forte"
"E' una giornata straordinaria soprattutto per tutte le vittime di mafia innocenti e anche per Messina". Lo dice Piero Campagna, fratello di Graziella, la giovane brutalmente uccisa dalla mafia, oggi in prima fila al corteo di Libera, insieme agli altri familiari. "Le dobbiamo ricordare - prosegue - per una società pulita e migliore, dobbiamo dare il nostro contributo per sostenere i giovani nelle scuole. E' la prima volta che Messina ospita questa manifestazione grazie all'associazione Libera. Don Ciotti è una persona meravigliosa, ci ha sempre sostenuto ha fatto un lavoro straordinario spero che di oggi rimanga un segno forte. Il messaggio che viene lanciato da Messina e dalla Sicilia è quello di rivolgere l'attenzione ai problemi ai quali vanno incontro i giovani, come la mancanza di lavoro e di futuro, essere uniti, impegnarci tutti in questo percorso perché ne abbiamo molto bisogno". 

Milano, piazza Beccaria piena, Pisapia: "Le mafie al nord esistono"
È una piazza Beccaria stracolma quella che ha accolto la manifestazione di Libera in occasione della 21esima giornata della memoria e dell'impegno dedicata alle vittime delle mafie. Nel primo giorno di primavera, la stessa piazza che nel 2013 ha salutato Lea Garofalo è piena di fiori di carta "che non appassiscono", spiega la rappresentante regionale di Libera Lucilla Andreucci, e che sono stati realizzati dai molti studenti intervenuti alla manifestazione.  Dopo gli intervento di Lucilla Andreucci di Libera e Lorena Luccà di 'Avviso Pubblico', è toccato al sindaco Giuliano Pisapia che, ha spiegato nel suo discorso, "non potevo mancare". Le mafie al Nord "esistono, anche se c'era chi negava il tentativo di infiltrazione, ma possono e devono essere contrastate" ha continuato il sindaco per il quale "le istituzioni devono essere dalla parte della legalità e in questi anni abbiamo dimostrato che queste istituzioni, quelle qui presenti, sono impegnate nella lotta alla mafia. Ognuno può e deve fare qualcosa. Non voltatevi mai dall'altra parte" ha concluso Pisapia secondo il quale "questa giornata serve a tener viva l'attenzione del cittadino su questi temi, non è solo una giornata simbolica, ma è un modo per rinnovare l'impegno". A intervenire alla cerimonia anche Francesca Ambrosoli, figlia dell'avvocato Giorgio Ambrosoli che lei non ha mai considerato "una vittima innocente", ma un uomo attivo e libero. "Sono vittime coloro che vivono soggiogati nel mondo della criminalità e ne subiscono le scelte senza essere uomini liberi". Ultimo a intervenire, prima della lettura dei nomi, Don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità che ha sottolineato che "non c'è futuro senza memoria, lo dobbiamo dire a quelli che usano ruspe per cancellare quella solidarietà che è terreno nostro. La nostra Milano deve essere segnata da questa accoglienza e ospitalità". 

Perugia, migliaia di giovani in piazza
Migliaia di giovani delle scuole di tutta l'Umbria hanno partecipato stamani alle iniziative per la "Giornata della Memoria. Il corteo è partito da piazza del Bacio per poi toccare il parco della Verbanella e quindi piazza IV Novembre. Dal palco sono stati letti, in contemporanea con le altre città italiane coinvolte nell'iniziativa, i circa mille nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Corteo per le vie del centro a Torino
Torino sfila per le vie del centro per dire no alla criminalità organizzata. Il capoluogo piemontese celebra con un corteo, a cui partecipano circa 7 mila persone.  Ponti fra 'legalità e libertà', 'della pace e dei diritti', ponti su cui 'passa la felicità' come recitano i tanti cartelli che le centinaia di bambini e studenti delle scuole portano in corteo e indossano. Impegno, coraggio, testimonianza, giustizia, memoria le parole d'ordine di questa manifestazione in cui svettano i gonfaloni delle istituzioni locali.  A sfilare, fra gli altri, il sindaco Piero Fassino, l'ex procuratore Giancarlo Caselli e Pino Masciari, imprenditore testimone di giustizia che sfidò la 'ndrangheta. " il  giorno della memoria ma anche dell'impegno - sottolinea Caselli - contro le mafie c'è ancora tanto da fare e i giovani che sfilano così numerosi potranno forse riuscirci meglio di noi". 

Napoli, De Magistris: " Sindaci in prima linea nella battaglia"
''Camminando e lottando vinceremo la battaglia contro le mafie e i sindaci sono in prima linea". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi  de Magistris nel corso del corteo che ha attraversato la città. Secondo de Magistris, compito dei sindaci è "scuotere chi sta in alto che
ogni tanto si addormenta e ogni tanto collude".  L'ex pm ha sottolineato la "folta" presenza di giovani e ha ribadito "la solidarietà" ai familiari delle vittime innocenti della criminalità. "Oggi - ha concluso de Magistris - lottiamo per estirpare le radici che le mafie hanno messo all'interno dello Stato. Certo - ha proseguito - anche la camorra di strada va sconfitta, ma noi vogliamo che le persone perbene mettano il proprio corpo davanti alle mafie e all'indifferenza. E' una battaglia che va fatta e va vinta".