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Coronavirus

L'indice Rt scende a 0,81

L'Italia torna a tingersi di giallo. Cinque regioni in arancione, solo la Sardegna rossa

Le nuove ordinanze in vigore da lunedì 26 aprile

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L'indice Rt medio nazionale si attesta a 0.81, registrando così un nuovo calo rispetto alla scorsa settimana (era 0.85) e l'Italia torna tingersi di giallo. Sono, infatti, in area arancione solo 5 Regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta (la Sardegna unica regione rossa). Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla.

Lo prevedono le nuove ordinanze alla firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. Le nuove ordinanze entreranno in vigore dal 26 aprile.

Nonostante i numeri buoni dell'ultima settimana (con un Rt sceso sotto 1), la Sardegna è condannata ad almeno un'altra settimana di massime restrizioni sulla base dei dati della settimana precedente, quando l'indice di contagio era ben sopra la soglia critica di 1,25. Servono almeno 14 giorni con dati migliori per sperare nell'arancione: se ne riparlerà, dunque, tra una settimana.

15 Regioni gialle
Sono 15 le Regioni in zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Toscana, Umbria e Veneto.

Circa 50 milioni gli italiani che potranno tornare al ristorante, al bar, al cinema, sempre rigorosamente fino alle 22. Tutto il Centronord, a parte la Val d'Aosta: è il Sud infatti a essere ancora indietro, e a pagare il dazio di incidenze e soglie di rischio ancora alte.

I numeri delle cinque che passano all'arancione
Le cinque regioni in arancione sono Basilicata (rischio moderato, incidenza settimanale 201 casi per centomila abitanti), Calabria (rischio alto, incidenza 152), Sicilia (rischio moderato, incidenza 175), Val d'Aosta (rischio moderato, incidenza 227) e Puglia, a lungo in bilico, che paga il rischio moderato e soprattutto un'incidenza a 231.