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MONDO

La crisi

In attesa del nuovo governo l'Italia si divide sulla Siria. Salvini: "Basta farneticare su missili"

Gentiloni difende la propria posizione a fianco degli alleati storici, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, a cui dice di "aver sempre dato supporto". La scelta di prendere tempo e' stata pero' criticata aspramente dai partiti che in modo trasversale hanno chiesto all'esecutivo di presentarsi in parlamento per un'informativa urgente. Ma non sarebbe arrivata alcuna richiesta da parte degli americani di poter utilizzare le basi per i raid

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La crisi in Medio Oriente non aspetta le mediazioni e i riti della politica.   L'escalation siriana e lo scontro usa-russia irrompe anche nella politica italiana, alle prese con la difficile formazione di un nuovo esecutivo.

Salvini al fianco della Russia
Il leader della Lega Matteo Salvini conferma la linea filo-Mosca e alza la voce dichiarando di non credere all'uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad, chiedendo al contempo lo stop a raid e bombardamenti annunciati dal presidente americano Trump. ria: salvini, bombe e missili sono impensabili. "Che qualcuno pensi ad una terza guerra mondiale farneticando di bombe e di missili sulla pelle di donne e bambini e' assolutamente impensabile ", dice Salvini,  "Stiamo dialogando con tutti anche perche' stanno succedendo cose che non ci piacciono", ha aggiunto il leader della Lega.

Il governo: "Al fianco degli alleati storici"
Ma il governo, pur condannando quanto avvenuto a Duma e sottolineando come "l'Italia non sia direttamente coinvolta in qualsiasi attivita'" sul terreno, difende la propria posizione a fianco degli alleati storici, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, a cui dice di "aver sempre dato supporto". E Gentiloni spiega che se esiste una via d'uscita per "una soluzione stabile di lungo periodo" a Damasco questa non puo' che passare per una "scommessa sulla pace".

Una presa di posizione ufficiale, quella della Farnesina e di Palazzo Chigi, che arriva pero' solo a fine giornata a evidenziare la fatica di mettere a punto una risposta efficace come mostrano anche i banchi vuoti del governo in aula al senato durante la discussione proprio sulla situazione siriana, e che e' dunque il frutto di un lungo lavorio diplomatico che certamente ha interessato anche il Quirinale.

La scelta di prendere tempo e' stata pero' criticata aspramente dai partiti che in modo trasversale hanno chiesto all'esecutivo di presentarsi in parlamento per un'informativa urgente. Ipotesi che al momento non sarebbe stata presa pero' in considerazione dal governo, che tra l'altro non avrebbe nascosto irritazione per non essere stato avvisato dell'iniziativa parlamentare neanche da parte del Pd. E comunque, sempre secondo quanto si apprende, non vi sarebbero elementi nuovi da condividere con deputati e senatori dato che non sarebbe arrivata alcuna richiesta da parte degli americani di poter utilizzare le basi per i raid.

Uniti nel chiedere una parola decisa da parte del governo, i partiti si trovano pero' divisi sulla valutazione di quanto sta accadendo in medio oriente: dalla Lega e da Forza Italia arriva il sostegno alle tesi di Putin che non crede all'uso delle armi chimiche e, anzi, reputa che si tratti di una 'fake news' utile solo a giustificare un intervento contro Damasco.

Invitano invece a mettere in moto la diplomazia M5s e Pd : "credo - osserva Di Maio - si debba consigliare gli alleati in un'ottica di pace"; d'altro canto, ricorda il segretario reggente dei dem Martina, l'Italia ha sempre sostenuto "l'impegno per i negoziati Onu".  

Aerei da Sigonella sulla Siria
 Aerei americani e Nato sono decollati dalla base di Sigonella ed hanno sorvolato l'area a ridosso dei confini siriani per una missione di sorveglianza. "Si tratta di un pattugliamento - riferiscono fonti qualificate all'ANSA - di carattere ordinario, che si svolge tutti i giorni e che rientra nell'ambito delle attività della coalizione anti-Isis". Gli aerei in questione sono un velivolo da pattugliamento marittimo Boeing P-8A Poseidon americano - specializzato in missioni di ricognizione, sorveglianza ed antisom - e un aereo-radar Awacs della Nato, che hanno sorvolato l'area al largo delle coste siriane e vicino al confine turco-siriano: i loro movimenti vengono tracciati da vari siti commerciali che monitorano il traffico aereo, fornendo dettagli che in queste ore rimbalzano sul web.

Movimenti di guerra
Il P-8A, in particolare, risulta decollato due volte in dieci ore, sempre per dirigersi al largo della costa della Siria, ma i siti registrano anche movimenti di aerei-cisterna americani in volo verso la base di Incirlik, in Turchia, che ospita importanti assetti statunitensi. L'aeroporto 'Cosimo Di Palma' di Sigonella  un aeroporto militare italiano, sede del 41/o Stormo AntiSom e dell'11/o Reparto Manutenzione Velivoli dell'Aeronautica militare italiana. Ma ospita anche, e soprattutto, la Naval air station (Nas) della Marina americana. La base, poi,  utilizzata anche per operazioni della NATO. Nella struttura sono impiegati tra i 4 mila e i 5 mila militari (il numero sale a 7.000 con le famiglie), con numeri che oscillano a secondo delle crisi politiche e militari nell'area del Mediterraneo e mediorientale, rispetto alle quali Sigonella riveste un ruolo logistico cruciale. Tra gli aeromobili di stanza in questa base, vi sono droni armati, aerei spia Global Hawk ed U-2, oltre a varie tipologie di velivoli da trasporto, da rifornimento in volo, da pattugliamento marittimo e anti-sommergibile.