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ITALIA

Governatore della Puglia

Inchiesta Consip. Emiliano: "Obbligato a collaborare, farò il mio dovere"

"Se ho avuto la sfortuna per colpe non mie di essere testimone di fatti rilevanti ai fini di un'indagine penale, - ha aggiunto Emiliano - certo non è colpa mia"

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"La magistratura esamina i fatti liberamente. Ciascuno di noi è obbligato a collaborare. Ci mancherebbe pure che in una situazione in cui si indaga su un sistema di potere, questo sistema di potere avesse pure come risultato quello di eliminare dal gioco, per questa ragione, un suo avversario politico". Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ai giornalisti sul suo ipotetico conflitto di interesse in qualità di candidato alla segreteria del Pd e testimone nell'inchiesta Consip.

Emiliano ha aggiunto che l'idea di poter essere in conflitto di interesse "mi sembrerebbe piuttosto singolare e anche abbastanza banale. Però capisco - ha detto - che quando qualcuno sta disperato, adopera ogni sistema per far fuori gli avversari". "Credo come al solito - ha concluso - che applicando le leggi e le norme e facendo il proprio dovere si risolve ogni cosa".

"Farò il mio dovere"
"Farò il mio dovere se l'autorità giudiziaria mi chiederà e nessuno si deve permettere neanche di fare questo ragionamento. Anzi, qualcuno dovrebbe chiedere ai protagonisti di questa storia, il significato di questa storia. Il fatto che io sia a conoscenza di fatti che potrebbero essere rilevante ai fini di un'indagine, certamente non potrà ledere alcuno dei miei diritti. Faccio il mio dovere di testimonianza ed esercito i miei diritti". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ai giornalisti. "Se ho avuto la sfortuna per colpe non mie di essere testimone di fatti rilevanti ai fini di un'indagine penale, - ha aggiunto Emiliano - certo non è colpa mia".