Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Inchiesta-Consip-pg-cassazione-avvia-azione-disciplinare-contro-Pm-di-Napoli-Woodcock-per-intervista-a-repubblica-noe-e-scontro-procure-2a44f32d-1146-4b21-b7ab-c91958102311.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il caso

Pg Cassazione avvia azione disciplinare contro Pm Woodcock: "Parlò del caso Consip in intervista"

In un colloquio pubblicato da Repubblica il 13 aprile il magistrato avrebbe "violato i doveri di riservatezza" secondo il Procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo. Per esempio sulla fuga di notizie sull'inchiesta Woodcock affermava: "Uno scempio, e un gravissimo danno per l'indagine, solo un pazzo avrebbe potuto provocarla danneggiando il proprio lavoro". Il pm napoletano respingeva, tuttavia, l'ipotesi di un complotto contro Renzi: "Solo un folle potrebbe pensarci"

Condividi
Il pg della Cassazione Pasquale Ciccolo ha deciso di avviare azione disciplinare nei riguardi del pm di Napoli Henry John Woodcock in relazione ad un articolo pubblicato il 13 aprile scorso dal quotidiano La Repubblica nel quale si riportavano frasi virgolettate del magistrato riferite alla vicenda Consip. Il relativo avviso di avvio dell'azione disciplinare e' stato gia' notificato a Woodcock.  

  Nell'articolo venivano riferite alcune frasi che il pm Woodcock avrebbe pronunciato parlando con i suoi colleghi dell'inchiesta Consip, e, in particolare, dei rapporti tra le procure di Napoli e Roma e dell'indagine avviata dai pm romani nei confronti di un ufficiale del Noe, Giampaolo Scafarto.  

 Il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo? "Lo stimo, e sono suo amico", aveva detto Woodcock, secondo quanto scriveva la Repubblica. La lite tra procure? "Non esiste". L'intercettazione attribuita dal carabiniere del Noe all'imprenditore Romeo anziche' a Bocchino? "Un grave errore, senza dubbio, ma mi chiedo cui prodest?". Sulla fuga di notizie sull'inchiesta, Woodcock affermava: "Uno scempio, e un gravissimo danno per l'indagine, solo un pazzo avrebbe potuto provocarla danneggiando il proprio lavoro". Il pm napoletano respingeva, tuttavia, l'ipotesi di un complotto contro Renzi: "Solo un folle potrebbe pensarci". Alla domanda se la procura di Napoli fosse colpevole perche' non aveva vigilato sul lavoro dell'ufficiale, il pm replicava: "Ma per Napoli quelle carte sono tuttora un 'interna corporis', su cui la procura non ha compiuto alcun atto. Le ha passate a Roma". Sull'ipotesi che l'errore incriminato fosse la vendetta postuma dell'ex vice comandante del Noe Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che catturo' Riina, rimosso dopo l'uscita di un'intercettazione del Noe tra Renzi e il generale della Gdf Adinolfi, Woodcock osservava: "Innanzitutto Scafarto non ha mai lavorato a Palermo con De Caprio, non fa parte della sua squadra storica"Y e poi via ...adesso De Caprio lavora nei servizi, quindi e' un dipendente della presidenza del Consiglio". "Se qualcuno pensa che il mandante sia io - aggiungeva  Woodcock -, lo dica chiaro cosi' querelo e mi compro casa a Capri. O meglio: a Sorrento".  


 Per alcune di queste affermazioni e' verosimile che il pg della Cassazione abbia ritenuto violato l'obbligo di riservatezza da parte del pm ed abbia deciso di avviare l'azione disciplinare contro Woodcock, che aveva avviato le prime indagini sull'inchiesta Consip, poi trasferita da Napoli a Roma per competenza territoriale. Woodcock e' tuttora co-titolare del filone napoletano dell'inchiesta che riguarda l'imprenditore Romeo.    

Sulla presunta violazione disciplinare sara' ora svolta l'istruttoria, al termine della quale il pg della Cassazione dovra' decidere se chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio di Woodcock davanti alla sezione disciplinare del Csm.