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POLITICA

L'ex premier denuncia il giornalista Travaglio

Inchiesta Open, cinque indagati. Renzi: "Ferita democratica, ora denunce penali"

L'inchiesta della procura di Firenze, cinque indagati per finanziamento illecito, riciclaggio, traffico di influenze. Di Maio: "Subito commissione di inchiesta sui finanziamenti". Renzi: "Il mio meraviglioso mutuo da un milione di  euro per la casa me lo pago per il 70% con le azioni civili"

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Nel fascicolo aperto dalla procura di Firenze per l'inchiesta sulla Fondazione Open ci sono cinque indagati. Secondo il quotidiano "La  Nazione", nel mirino degli inquirenti oltre alla trentina di perquisizioni in aziende e società in Italia ci sarebbe anche una  società con sede in Lussemburgo. E risulterebbero iscritti  innanzitutto due ex vertici della stessa Open: l'avvocato pistoiese  Alberto Bianchi, ex presidente della fondazione (per le ipotesi di  reato di traffico di influenze illecite e finanziamento illecito ai  partiti), e l'imprenditore fiorentino Marco Carrai (finanziamento  illecito), che faceva parte del cda e che è uno degli amici più  stretti dell'ex premier Matteo Renzi.

Con accuse diverse (tra cui il riciclaggio e l'autoriciclaggio),  figurerebbero, poi, sempre secondo quanto scrive il quotidiano fiorentino altri imprenditori.  All'origine dell'inchiesta ci sarebbe una plusvalenza  realizzata con la vendita di alcune società attive nel  settore dell'energia green.

Di Maio: "Subito commissione di inchiesta sui finanziamenti"
"Serve una commissione d'inchiesta sui finanziamenti ai partiti per scoprire fatti politicamente e moralmente rilevanti". Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato da Radio Anch'io. Per quanto riguarda la vicenda Open, Di Maio sottolinea come vada rispettato il lavoro della magistratura, mentre la politica puo' fare la sua parte con la commissione d'inchiesta. In attesa della magistratura, ha aggiunto il leader M5s, la politica puo' fare la sua parte con un'inchiesta parlamentare per scoprire i fatti moralmente rilevanti: da dove vengono i fondi nelle casse dei partiti". Anche M5s, ha aggiunto "si sottoporra' alla commissione".

Renzi: "Attacco a finanziamento privato ferisce democrazia, denunce penali"
"Se viene abrogato il finanziamento pubblico e criminalizzato il finanziamento privato trasformando una fondazione in partito, siamo in presenza di una ferita democratica". Lo scrive Matteo Renzi su Facebook. "Grazie a chi sta reagendo inviando piccoli finanziamenti sotto i 100 euro tramite Italia Viva . Ieri abbiamo raccolto oltre 30.000 euro, stamani già 5.000 euro: chi vuole farlo vada su italiaviva.it/sostieni. Tutto trasparente e regolare, come sempre", aggiunge Renzi.

Poi l'ex premier ha annunciato diverse denunce: "Oggi presenterò due denunce penali e due azioni civili. Lo farò volutamente a Firenze e sono certo che i magistrati di questa città saranno solerti nel difendere il mio diritto alla giustizia" ha annunciato. "Auguro buon lavoro ai magistrati", ha quindi aggiunto riferendosi all'inchiesta aperta sulla sua fondazione, "ma colpisce che chi ha fatto versamenti regolari e trasparenti venga svegliato con perquisizioni all'alba con 300 agenti. Se magistrati hanno scelto di procedere così avranno le loro ragioni". Renzi ha proseguito: "Continuo a presentare querele, ho fatto  il conto che, secondo me, il mio meraviglioso mutuo da un milione di  euro per la casa me lo pago per il 70% con le azioni civili", ha detto ai microfoni di Radio Capital. "Io  non temo niente - aggiunge - come dice la mia nonna: 'male non fare e  paura non avere'".​

Su Facebook l'ex premier aveva annunciato le denunce. "Firmo tre denunce penali e le indirizzo al procuratore capo di Firenze, dottor Creazzo. La prima riguarda il signor Travaglio per aver detto che il Governo Renzi ha 'beneficato il gruppo Toto nel 2017'. Non so di cosa  parli Travaglio. Ma so che il governo Renzi termina la propria  esperienza nel 2016. Notizia falsa e diffamatoria, reato certo.  Attendo che la procura di Firenze apra il procedimento per  diffamazione contro il signor Travaglio nel quale mi costituirò parte  civile. Le altre due -prosegue- sono indirizzate al dottor Creazzo e - per  competenza - al Procuratore capo di Genova per rivelazione di segreto  bancario o istruttorio alla luce degli articoli della Verità e  dell'Espresso. Quanto alle azioni di risarcimento civile purtroppo oggi non riesco a tenere il conto, vi aggiornerò più tardi. Come  vedete io credo nella giustizia e nei magistrati di Firenze: a loro mi rivolgo, cittadino tra i cittadini, perché siano riconosciuti i miei  diritti. Non attacco la magistratura ma contesto la trasformazione di  Open in partito. Amici -conclude- non dimentichiamolo mai: se viene abrogato il  finanziamento pubblico e criminalizzato il finanziamento privato  trasformando una fondazione in partito, siamo in presenza di una  ferita democratica". Il legale  Federico Bagattini ha poi confermato che le denunce sono state depositate: "Confermo che sono state assunte le iniziative preannunciate dall'interessato sui social", ha detto l'avvocato.

E al leader M5S Luigi Di Maio e ministro degli Esteri che ha chiesto una commissione di inchiesta sui finanziamenti ha replicato: "Al ministro degli Esteri Di Maio dico: guarda, noi siamo favorevoli a fare da subito una bella Commissione di inchiesta come quella che tu chiedi sui finanziamenti ai partiti e alle fondazioni ma mettiamoci dentro anche le Srl". 

Lotti, no bancomat ma rimborsi spese
"Le ricostruzioni apparse oggi su alcuni quotidiani in merito alle spese sostenute dalla Fondazione Open sono inesatte e fuorvianti. Il quotidiano La Verità scrive che sono indagato, anche se questo non risulta né a me né ai miei legali. Non ci sono carte di credito o bancomat intestati a parlamentari e la Fondazione ha sempre agito nella totale correttezza. Così Luca Lotti deputato Pd che spiega: "Per quanto riguarda la mia attività esistono semplici e regolari indennizzi delle spese che ho sostenuto come membro del Cda della fondazione".

Faraone: "Sfidiamo tutti sulla trasparenza"
"Abbiamo chiesto noi  una commissione e un dibattito in Senato alla presidente Casellati dove perché tutto deve essere trasparente. Renzi verrà in aula a parlare, ci mette la faccia come sempre ma non come altri che scappano. Di Maio utilizza strumentalmente alcune tematiche. È più confuso che persuaso. Qui gli unici reati commessi sono quelli relativi alla violazione del segreto bancario, e alla pubblicazione di informazioni personali riguardo al prestito privato ricevuto da Matteo Renzi. Ma nessuno parla di questo gravissimo fatto che ha a che fare con la nostra libertà personale e deve preoccuparci tutti. Da noi nulla da nascondere: Open è la fondazione più trasparente di tutte, sin dall'inizio pubblica bilanci e finanziatori. Proprio per questo chiediamo la medesima trasparenza agli altri. Sfidiamo tutti al dibattito. Abbiamo voluto abolire noi il finanziamento pubblico, vogliamo abolire anche quello privato così fa politica solo chi ha patrimoni alle spalle?", così il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone, intervenendo ad Agorà su Rai3.