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ECONOMIA

Trasporto aereo

Inizia la trattativa tra azienda e sindacati sul nuovo piano industriale di Alitalia

Giornata difficile per il il trasporto aereo. A Fiumicino sono stati cancellati 170 voli per la doppia agitazione dei controllori di volo e del comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti: 150 i voli soppressi da Alitalia, 20 dalle altre compagnie. A Fiumicino in corteo circa 400 lavoratori Alitalia.

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Si aprono martedì mattina i tavoli tecnici tra governo, Alitalia e sindacati per approfondire i contenuti del nuovo piano industriale della compagnia. E' questa la decisione assunta nel corso dell'incontro tra tutte le parti in causa al ministero dello Sviluppo economico, presenti il padrone di casa Carlo Calenda e il ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, mentre l'azienda è rappresentata dall'amministratore delegato Cramer Ball e dal presidente esecutivo in pectore Luigi Gubitosi. I sindacati hanno confermato lo sciopero proclamato venerdì scorso per il 5 aprile prossimo.
 
L’incontro è avvenuto nel corso di una giornata difficile per il il trasporto aereo. A Fiumicino sono stati cancellati 170 voli per la doppia agitazione dei controllori di volo e del comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti: 150 i voli soppressi da Alitalia, 20 dalle altre compagnie. A Fiumicino in corteo circa 400 lavoratori Alitalia.
 
 La sintesi, eloquente, l'ha fatta Delrio. "Abbiamo cominciato a lavorare, continuiamo a lavorare. Faremo approfondimenti", ha spiegato. E, soprattutto, a chi gli chiede di confermare la valutazione sulla situazione critica in cui versa Alitalia, riferita dai sindacati, ha replicato: "che la situazione sia critica non l'abbiamo scoperto oggi", ha chiosato il ministro allontanandosi in bicicletta dal dicastero.
 
Puntualizzazioni importanti sono arrivate nel corso del confronto, secondo quanto riferito dai sindacati, dall'amministratore delegato della compagnia Cramer Ball. A partire da quella più attesa, ovvero che Alitalia "non ha avviato alcuna procedura di mobilità. Nel merito dei contenuti del piano Ball ha spiegato che al 2021 saranno 32 gli aerei impiegati sul lungo raggio grazie all'ingresso di otto nuovi aerei. Con un incremento del 33%. Si tratta del più alto numero di aerei da 15 anni a questa parte. Inoltre, sul medio raggio, Ball ha puntualizzato che dei 20 aerei di medio raggio che rimarranno a terra, 12 già non volano e comunque, questa misura, non intaccherà  la produttività degli aerei che voleranno di più rispetto ad ora.
 
Altra puntualizzazione arrivata da Ball riguarda il fatto che Alitalia non sarà mai una low cost. "Non siamo una low cost -sono le parole dell'ad- non vogliamo e non possiamo esserlo. Ma la struttura di costi deve essere competitiva rispetto ai nostri principali avversari". "Massima disponibilità, inoltre, è stata assicurata dal presidente esecutivo in pectore Luigi Gubitosi, a fornire tutte le informazioni che i sindacati richiederanno sui contenuti del piano industriale.
 
 Come hanno evidenziato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali uscendo dalla sede del Mise, l'incontro di oggi non ha fatto che confermare le posizioni agli antipodi tra i sindacati e l'azienda. Nessun passo avanti, dunque, rispetto alla situazione che si era manifestata già  venerdì scorso quando le organizzazioni dei trasporti hanno bocciato il piano industriale presentato dalla compagnia. Nonostante le distanze ancora enormi, i sindacati hanno comunque acconsentito ad avviare una trattativa sui tavoli tecnici per approfondire i contenuti del business plan.
 
"Per noi il piano non è ricevibile né credibile perché ridimensiona l'azienda senza prevederne un rilancio. Ma già  da domani mattina si aprirà un confronto sui tavoli tecnici tra governo, azienda e sindacati per esaminare approfonditamente il piano", dice il segretario generale della Fit Cisl, Antonio Piras, uscendo dalla sede del dicastero.   "Abbiamo accettato -ha spiegato il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo- la proposta del governo ad approfondire i contenuti del piano. Va detto che il governo, si fa garante del metodo ma non del merito pur ritenendo necessario un approfondimento. Noi abbiamo accettato questa proposta".
 
Con queste premesse, dunque, parte il confronto di merito sul piano industriale. Due gli appuntamenti fissati in questa settimana, il primo per mercoledì e il secondo per giovedì mentre la settimana prossima gli incontri sono stati fissati per lunedì, giovedì e venerdì.
 
 Come ha spiegato il segretario generale della Uil Trasporti, Claudio Tarlazzi, "già giovedì 30 marzo è possibile una verifica del confronto alla presenza dei ministri". Non sono stati ancora definiti i temi sui quali si articolera  il confronto delle prossime settimane. Tuttavia, ha detto Tarlazzi, "per noi è prioritario cominciare a ragionare sui numeri a partire dal bilancio 2016. Ed è quello che noi chiederemo".