"The Interview" nelle sale, la Russia solidale con Pyongyang

Al via la proiezione del controverso film 'The Interview' di Sony Pictures in centinaia di cinema degli Stati Uniti. Dall'Alabama al Michigan a Manhattan oltre 300 cinema hanno messo in programma ieri il film che racconta l'immaginario assassinio del leader nordcoreano Kim Jong-un.

Con una contromossa contro gli hacker che avevano guastato il lancio di Natale del film, mercoledì la casa cinematografica, che inizialmente aveva annullato il lancio di 'The Interview', ha messo online il film a noleggio digitale su alcune piattaforme tra cui YouTube e ieri la pellicola è stata distribuita nei cinema che hanno aderito. "Abbiamo preso posizione per la libertà", dice il gestore del cinema Village East a Manhattan, Lee Peterson. "Vogliamo dimostrare al mondo che agli americani non viene detto cosa possono o non possono guardare. Personalmente non ho paura", ha concluso.

Intanto, proiezione notturna con sorpresa ieri a Los Angeles per la prima. Tra gli spettatori c'erano anche Seth Rogen e Evan Goldberg, co-protagonista e co-regista del film: "Grazie, fottutamente tanto, a tutti, per essere venuti. Credevamo che questo non sarebbe mai successo", ha detto Rogen. La Russia ha definito "scandaloso" il film e si è detta solidale con Pyongyang.

Al tempo stesso, nel giorno di Natale, poco prima delle 22 in Italia, un gruppo di hacker conosciuto come "Lizard Squad" (squadra della lucertola) ha rovinato le feste agli utenti della Playstation della Sony e alla Xbox di Microsoft.

Il 'collettivo' - che peraltro aveva preannunciato l'attacco su Twitter il 2 dicembre - ha lanciato un attacco ai servizi online delle consolle, usati per giocare simultaneamente tra più sfidanti.

Lo hanno reso noto le stesse case produttrici postando su Twitter la notizia. Ancora è presto per vedere un legame con la decisione della Sony e di Microsft di diffondere 'The Interview'.