Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Iran-anticipazioni-accordo-nucleare-vienna-93330f3f-987c-4e30-995f-3f299331b4e4.html | rainews/live/ | true
MONDO

Dopo 20 mesi di negoziati

Iran, accordo sul nucleare. Ecco cosa troveremo nel testo firmato a Vienna

L'intesa di base era stata raggiunta a Losanna il 2 aprile scorso. Ora il testo firmato dovrà essere recepito con una risoluzione Onu

Condividi
L'accordo sul nucleare iraniano "non è prefetto" ma c'è. Questo ha detto con toni comunque trionfalistici il ministro degli Esteri Zarif da Vienna a pochi minuti dalla plenaria. Il compromesso si è giocato tutto nei dettagli. I nodi da risolvere erano in particolare sui tempi e sui meccanismi per un'eventuale reintroduzione delle sanzioni e poi l'embargo sulle armi convenzionali e sui missili, di cui Tehran chiedeva la rimozione immediata.

La road map concordata dai Paesi del 5+1 (Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) con l'Iran dopo circa venti mesi di negoziati è destinata ad entrare nella storia. E - scrive il New York Times - sarà probabilmente anche uno dei risultati più importanti della presidenza Obama in termini di politica estera. Sullo sfondo la questione regionale. La minaccia dell'Isis da un lato e le preoccupazioni di Israele dall'altro.

L'Iran e l'Aiea, l'Agenzia internazionale dell'energia atomica, hanno dunque sottoscritto una tabella di marcia per far chiarezza sulle questioni sospese del passato e del presente relative al programma nucleare iraniano. Poi il 15 dicembre prossimo gli esperi dell'Aiea faranno il punto per la revoca progressiva delle sanzioni a partire dall'inizio del 2016. Sanzioni che poi verrebbero reintrodotte entro 65 giorni in caso di violazioni da parte di Teheran dell'accordo raggiunto.

Per quanto riguarda l'embargo Onu sulle armi, Tehran su questo ha cercato e ottenuto la sponda di Cina e Russia, l'accordo prevede che sia mantenuto per altri 5 anni. Mentre le restrizioni Onu sul trasferimento all'Iran di tecnologia legata ai missili balistici potrebbe durare fino a 8 anni.  

Per quanto riguarda le ispezioni, l'Aia avrebbe ottenuto di aver accesso anche ai siti militari. I negoziatori, a quanto scrive il New York Times, hanno dovuto cedere però su un punto: l'accordo lascia pressoché al loro posto le infrastrutture, anche se alcune di esse saranno smontate e messe in deposito.