MONDO
Massacri del sedicente Stato Islamico
Iraq: Isis rivendica autobombe a Baghdad, 19 morti. Uccisi centinaia di yazidi a Mosul
Due auto sono esplose in serata nel quartiere di Karrada, tra le vittime anche due poliziotti. Intanto, a Tal Afar strage di yazidi: almeno 300 vittime

I jihadisti sunniti dell'Isis hanno rivendicato la paternità delle autobombe esplose ieri sera a Baghdad che hanno causato 19 morti. Lo ha reso noto l'organizzazione Usa Site specializzata nel monitoraggio dei siti jihadisti. Le due autobombe sono esplose a dieci minuti di distanza l'una dall'altra nel distretto shiita di Karrada, noto per i suoi ristoranti, café e venditori di gelati. La polizia ha riferito che le vittime e i feriti sono soprattutto acquirenti che stavano commemorando la morte di Imam Ali, una figura chiave nell'islam shiita. Tra le vittime anche due poliziotti.
300 Yazidi massacrati a Mosul
Intanto, continuano a essere uccisi gli Yazidi. Centinaia "sono stati giustiziati" in un giorno nel nord dell'Iraq, non lontano da Mosul. I media curdi affermano che gli uccisi sono 600, mentre la Bbc parla di "almeno 300". L'emittente britannica cita un comunicato del Yazidi Progress Party, secondo il quale le vittime erano ostaggi catturati nel Sinjar lo scorso anno. Il massacro "è avvenuto nel distretto di Tal Afar". Secondo le fonti curde, i corpi sono stati "ammucchiati in un pozzo" di Alo Antar nei pressi dell'autostrada di al-Ayyadiya.
Anche il governatore della provincia irachena di Nineveh, Aseel al-Nujaifi, dove sorge Sinjar conferma la strage: "L'Isis ha giustiziato centinaia di prigionieri Yazidi", considerati infedeli dai jihadisti. Al momento non è chiaro come siano stati uccisi e perché. Quel che è certo è che un numero alto - ma imprecisato - è stato fatto prigioniero dall'Isis e portato a Mosul, la 'capitale' del Califfato.
Lo Yazidi Progress Party parla di crimine atroce, a chiede alle forze irachene e curde di fare il possibile per liberare gli yazidi ancora nelle mani dell'Isis, per impedire altre uccisioni o forme di schiavismo, anche sessuale, ai danni delle donne della minoranza.
Ma non è solo l'Iraq a essere insanguinato dalla furia assassina dei jihadisti: tre uomini accusati di omosessualità sono stati uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa a Derna, la 'capitale' del Califfato in Libia. Poi le foto raccapriccianti delle esecuzioni sono state pubblicate online.
300 Yazidi massacrati a Mosul
Intanto, continuano a essere uccisi gli Yazidi. Centinaia "sono stati giustiziati" in un giorno nel nord dell'Iraq, non lontano da Mosul. I media curdi affermano che gli uccisi sono 600, mentre la Bbc parla di "almeno 300". L'emittente britannica cita un comunicato del Yazidi Progress Party, secondo il quale le vittime erano ostaggi catturati nel Sinjar lo scorso anno. Il massacro "è avvenuto nel distretto di Tal Afar". Secondo le fonti curde, i corpi sono stati "ammucchiati in un pozzo" di Alo Antar nei pressi dell'autostrada di al-Ayyadiya.
Anche il governatore della provincia irachena di Nineveh, Aseel al-Nujaifi, dove sorge Sinjar conferma la strage: "L'Isis ha giustiziato centinaia di prigionieri Yazidi", considerati infedeli dai jihadisti. Al momento non è chiaro come siano stati uccisi e perché. Quel che è certo è che un numero alto - ma imprecisato - è stato fatto prigioniero dall'Isis e portato a Mosul, la 'capitale' del Califfato.
Lo Yazidi Progress Party parla di crimine atroce, a chiede alle forze irachene e curde di fare il possibile per liberare gli yazidi ancora nelle mani dell'Isis, per impedire altre uccisioni o forme di schiavismo, anche sessuale, ai danni delle donne della minoranza.
Ma non è solo l'Iraq a essere insanguinato dalla furia assassina dei jihadisti: tre uomini accusati di omosessualità sono stati uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa a Derna, la 'capitale' del Califfato in Libia. Poi le foto raccapriccianti delle esecuzioni sono state pubblicate online.