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MONDO

La visita

Iraq, Renzi: "Batteremo i terroristi". Sì del Parlamento all'invio delle armi ai curdi

Nella doppia veste di premier e di presidente di turno Ue Renzi è in Iraq per una missione altamente delicata a causa degli scontri nel Paese e per gli occhi del mondo puntati sull'ennesimo conflitto in Medio Oriente

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Matteo Renzi (ansa)
Nella battaglia contro il terrorismo l'Europa sa bene da che parte stare, come ha dimostrato nel recente consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Quindi "questa battaglia noi la vinceremo, voi la vincerete". E' l'impegno che il premier Matteo Renzi, secondo fonti di governo, ha preso nell'incontro con il governatore curdo Massoud Barzani. Il premier iracheno uscente Nuri al Maliki ha avuto dal premier Renzi assicurazioni sull'impegno dell'Italia a rispettare "la sovranità irachena" e a far sì che "il governo centrale sovrintenda agli aiuti, particolarmente le forniture di armi", comprese dunque quelle per i curdi. Lo si legge in una nota diffusa dall'ufficio di Al Maliki. 

"L'Europa non è solo spread e vincoli. È nata per difendere una certa idea di mondo e di dignità dell'uomo ecco perché siamo qui oggi #Erbil". Lo scrive Matteo Renzi in un tweet inviato dall'aereo di Stato all'atterraggio nell'aeroporto di Erbil, seconda tappa della sua visita lampo in Iraq. E mentre il presidente del Consiglio incontra i curdi a Roma le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato hanno approvato la risoluzione dei rispettivi presidenti che sostengono il governo nell'invio di aiuti militari ai curdi nell'ambito della crisi in Iraq. Vengono così autorizzati il trasferimento di armi e munizioni alle autorità irachene per bloccare le violenze dei miliziani dell'Isis.

La visita lampo di Renzi ha avuto come prima tappa Baghdad dove il presidente del Consiglio ha incontrato il premier uscente al Maliki nel palazzo presidenziale, dentro la zona verde. Nella sua doppia veste di premier italiano e di presidente di turno della Ue, Renzi ha espresso amicizia e vicinanza al governo e al popolo iracheno. 'Chi pensa che davanti ai massacri l'Europa volta le spalle ha sbagliato semestre'. 




"C'è uno spirito di amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi, oggi è arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari" ha aggiunto Renzi. Il Presidente del Consiglio a margine dell'incontro con il premier Haider Al Abadi ha ricordato che l'Europa in questi giorni deve essere qui, altrimenti non è Europa, perché chi pensa che la Ue volti le spalle davanti ai massacri, impegnata solo a pensare allo spread, o sbaglia previsione o sbaglia semestre. 

Il premier ha anche sottolineato come l'integrità della regione e dell'Iraq è fondamentale per la stabilità di tutta l'area. La visita avviene nello stesso giorno (e nelle stesse ore) in cui i ministri degli Esteri e della Difesa Federica Mogherini e Roberta Pinotti chiederanno al Parlamento il via libera per l'invio di armi ai curdi.