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MONDO

Pelosi: "Pericolosa escalation, Congresso sia informato"

Iraq, dalla Cina un appello alla calma: "Agli Usa specialmente"

"Evitare un'ulteriore escalation delle tensioni", ha detto il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Geng Shuang. Negli Usa Biden contro Trump: "Ha gettato dinamite in polveriera". Israele: "Elevata allerta militare". Hezbollah: "Vendicare Soleimani tocca a tutta resistenza nel mondo". Damasco condanna l' "aggressione criminale" degli Usa. Russia: "Uccisione Soleimani aumenterà tensioni in Medioriente". La Farnesina: "Preoccupati, tensione terreno fertile per terrorismo. Chiediamo moderazione"

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La Cina ha fatto appello alla calma e alla misura, da tutte le parti in causa e "specialmente gli stati Uniti", dopo l'uccisione in Iraq del generale iraniano Soleimani. "Facciamo appello alle parti coinvolte, specialmente gli Stati Uniti, affinché si mantenga la calma e si eserciti la misura per evitare un'ulteriore escalation delle tensioni", ha detto il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Geng Shuang, durante un briefing con la stampa.

Premier iracheno chiede moderazione, no conflitto
Il presidente dell'Iraq, Barham Salih, ha chiesto moderazione a tutte le parti coinvolte nelle morti del comandante della forza iraniana al-Quds, Qassem Soleimani, e del comandante di una milizia irachena filo-Iran, Abu Mahdi al-Mohandes, uccisi in un raid statunitense a Baghdad.    Secondo quanto riportato da Al Arabiya, il capo di Stato iracheno ha dichiarato che il Paese deve evitare le tragedie causate dai conflitti armati, una situazione che ha afflitto l'Iraq per oltre quattro decenni.

Pelosi: "Pericolosa escalation, Congresso sia informato"
"Il raid di questa notte a Baghdad", ordinato dal presidente americano Donald Trump, "rischia di causare un'escalation di violenza". Il monito arriva dalla speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, la democratica Nancy Pelosi, secondo la quale "l'America e il mondo non possono permettersi un'escalation di tensione fino a un punto di non ritorno".  In una nota ufficiale di commento all'accaduto, Pelosi ha attaccato la decisione di Trump, definendola "sproporzionata e provocatoria" e ha denunciato che il raid è stato effettuato "senza autorizzazione" e senza "aver consultato il Congresso sull'uso di forza militare". "Il Congresso", ha chiesto Pelosi, "deve essere immediatamente informato su quella che è una situazione grave e sui prossimi passi presi in considerazione dall'Amministrazione, tra cui anche il significativo aumento di truppe aggiuntive nella regione".

Biden contro Trump, "Ha gettato dinamite in polveriera"
"Nessun americano piangerà la morte di Qassem Soleimani, meritava di essere consegnato alla giustizia per i suoi crimini contro le truppe americane e contro migliaia di innocenti nella regione", ma col raid che lo ha ucciso a Baghdad, il presidente Donald Trump ha gettato dinamite in una polveriera". Così in una dichiarazione ufficiale il candidato alle primarie democratiche per la Casa Bianca, Joe Biden, sottolineando che ora Trump "deve al popolo americano una spiegazione sulla strategia e il piano per tenere al sicuro le truppe statunitensi e il personale dell'ambasciata, come pure i nostri interessi a casa e all'estero". "L'Iran risponderà sicuramente, potremmo essere sull'orlo di un grande conflitto in Medio Oriente", ha avvertito Biden, dicendo di temere che l'amministrazione Trump non abbia "la necessaria visione a lungo termine".

Damasco condanna l' "aggressione criminale" degli Usa
La Siria ha condannato il raid statunitense in Iraq, che ha provocato la morte del numero uno della Forza al-Quds, Qassem Soleimani, e del leader delle Unita' di mobilitazione popolare, Abu Mahdi Al-Muhandis. Stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Sana, Damasco ha definito l'attacco statunitense "un'aggressione infida e criminale" che rappresenta una "grave escalation" nella crisi tra Stati Uniti e Iran e che oramai ha coinvolto anche l'Iraq.

Israele, elevata allerta militare
Israele ha elevato lo stato di allerta dopo aver appreso dell'uccisione in Iraq del generale Qassen Soleimani, considerato nello Stato ebraico come il principale artefice da molti anni della sistematica penetrazione militare dell'Iran in vari Paesi della Regione. Nella nottata la radio militare ha interrotto i programmi normali per trasmettere i primi aggiornamenti sulla sua morte. Secondo l'emittente non è da escludersi una reazione degli Hezbollah libanesi se giungessero alla conclusione che Israele ha avuto un ruolo nella sua eliminazione. Al confine israeliano con Libano e Siria le piste di sci del monte Hermon sono state chiuse al pubblico. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso di interrompere la visita in corso in Grecia e di rientrare nelle prossime ore in Israele. Netanyahu ha anche ordinato ai suoi ministri di non commentare in alcun modo la uccisione del generale iraniano QassemSoleimani.

Hezbollah, vendicare Soleimani tocca a tutta resistenza nel mondo
Il leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha affermato che l'uccisione del comandante dei Pasdaran iraniani, Qasem Soleimani, in un raid Usa a Baghdad deve essere vendicata. "Portare a termine l'appropriata punizione per questo assassinio criminale sarà responsabilità di tutti i combattenti della resistenza nel mondo", ha detto Nasrallah in un comunicato.

Russia, uccisione Soleimani aumenterà tensioni in Medioriente
L'uccisione del generale iraniano Qassem  Soleimani in Iraq in un raid aereo americano avrà come effetto un  aumento delle tensioni nella regione. Lo ha detto il ministero degli  Esteri russo in una nota rilanciata dall'agenzia di stampa Ria Novosti e dalla Tass. ''L'uccisione di Soleimani è stato un passo avventurista che aumenterà le tensioni nella regione'', si legge nella nota.   Soleimani ha servito la causa di proteggere gli interessi nazionali  dell'Iran con devozione. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze al popolo iraniano'', prosegue il comunicato.

Farnesina: "Preoccupati, tensione terreno fertile per terrorismo. Chiediamo moderazione"
La Farnesina è  "molto preoccupata per li ultimi sviluppi della situazione in Iraq" e "chiede "moderazione e "responsabilità" per evitare "gravi conseguenze sull'intera regione". E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri dopo l'uccisione in Iran del capo dei Pasdaran, generale Qassem Soleimani."Nessuno sforzo deve essere risparmiato per assicurare la de-escalation e la stabilita'" continua la nota. "Nuovi focolai di tensione non sono nell'interesse di nessuno e rischiano di essere terreno fertile per il terrorismo e l'estremismo violento".

Francia invita cittadini a evitare raduni pubblici. "Mondo più pericoloso"
L'uccisione del comandante iraniano Qassem Soleimani a Baghdad in un raid Usa ha reso il mondo "più pericoloso". Lo ha dichiarato il ministro francese per gli Affari Europei Amelie de Montchalin parlando a radio Rtl. "Ci siamo svegliati in un mondo più pericoloso", ha detto Montchalin, aggiungendo che il presidente Emmanuel Macron avrà presto un confronto con "gli attori della regione". "Il nostro ruolo", ha concluso, "non è schierarci ma parlare con tutti".

L'ambasciata francese a Teheran ha esortato i suoi cittadini in Iran a stare lontani dalle riunioni pubbliche dopo l'uccisione del comandante iraniano Qassem Soleimani. "Tre giorni di lutto sono stati dichiarati dopo la morte del generale Soleimani. In questo contesto, raccomandiamo ai cittadini francesi di stare lontani da qualsiasi riunione e di comportarsi con prudenza e discrezione e astenersi dal fare foto negli spazi pubblici", si legge in una nota su Twitter.

Berlino: pericolosa escalation
Alla luce degli sviluppi della situazione iraniana, il governo tedesco esprime "preoccupazione" per il "pericoloso momento di escalation" in cui ci si trova, e sollecita "oculatezza e moderazione, per contribuire alla distensione" nella regione. Lo ha detto la portavoce della cancelliera Ulrike Demmer, in conferenza stampa a Berlino. "Bisogna evitare che vi sia un ulteriore coinvolgimento dell'Iraq" e bisogna continuare adoperare sul territorio "per battere Isis", ha spiegato la portavoce. Al momento il governo tedesco è in contatto "con i partner americani ed europei" per capire come contribuire a una distensione.

Gentiloni: impegno Italia e Ue contro rischi escalation
"Eliminazione Soleimani può avere conseguenze molto serie. Da Italia e Europa serve impegno immediato contro rischi di escalation e di destabilizzazione", ha scritto Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia ed ex premier italiano dopo la morte del generale iraniano, in un post su Twitter.