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MONDO

La guerra

Iraq, le forze governative penetrano da Est dentro Mosul assediata. "La vera battaglia inizia ora"

Secondo gli esperti i combattenti Isis ancora asserragliati nella città sono tra 3.000 e 5.000.  "Ora è l'inizio della vera liberazione di Mosul", ha annunciato il numero uno dell'anti-terrorismo iracheno (Cts) il generale Taleb Cheghati al-Kenani. "Il nostro obiettivo finale è la liberazione totale di Mosul"

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I soldati iracheni sono entrati a Mosul nel tardo pomeriggio di ieri per lanciare quella che è stata definita la "vera" battaglia per la ripresa della città in mano all'Isis. Le forze d'elite sono entrate da Nord dal quartiere periferico di Judaidat Al-Mufti, secondo il centro di comando dell'esercito.


"Ora è l'inizio della vera liberazione di Mosul", ha annunciato il numero uno dell'anti-terrorismo iracheno (Cts) il generale Taleb Cheghati al-Kenani. "Il nostro obiettivo finale è la liberazione totale di Mosul". "Collaboriamo con l'esercuto per mettere in sicurezza le zone e avanzare insieme", ha aggiunto Muntadhar Salem,un alto responsabile del Cts.

Ieri, dopo l'ingresso delle forze speciali, il primo ministro iracheno Haider al-Abadi aveva detto con ottimismo: "Chiuderemo il nostro pugno intorno all'Isis da tutti i fronti".

Rastrellamenti di giovani maschi
Ieri, "i miliziani dell'isis hanno rastrellato numerosi giovani maschi nei quartieri della citta' e ora sono tenuti in ostaggio nelle moschee del centro": lo affermano gli attivisti anti-isis di Mosul. Nel quartiere di Kharama, zona orientale a ridosso del cuore della capitale del califfato, "gli abitanti si sono barricati nelle case. i miliziani dell'Isis sembrano scomparsi.

I civili sono terrorizzati, aspettano l'arrivo dei liberatori. ieri molti sono finiti in mezzo al fuoco incrociato. un'intera famiglia e' stata uccisa".

Tra i 3 e i 5mila uomini pronti a resistere
Secondo gli esperti i combattenti Isis ancora asserragliati nella città sono tra 3.000 e 5.000. Intanto sulla città stanno convergendo migliaia di combattenti da Est, Nord e Sud con il sostegno dei raid della coalizione internazionale guidata dagli Usa.

I peshmerga curdi hanno consolidato le proprie posizioni e a Sud le forze del governo federale continuano a progredire ma restano a diversi chilometri dalla periferia di Mosul. Infine a Ovest le forze paramilitari di  Hashd al-Shaabi, coalizione guidata dalle milizie sciite sostenute dall'Iran, stanno tentando di tagliare le linee dei rifornimenti dall'Isis con la Siria.

Le forze entrate da Est hanno adesso la possibilità di attendere rinforzi prima di avanzare. Le forze irachene dovranno tentare di aprire i corridoi umanitari per i circa 1,5 milioni di civili che abitano ancora neklla città, secondo l'Onu. "E' urgente" in particolare per i "circa 600mila bambini" perché "non possiamo aspettare che quello che succede ad Aleppo avvenga anche" a Mosul, ha dichiarato Maurizio Crivellaro, direttore per l'Irak dell'Ong Save The Children.

Tra i soldati che combattono per liberare Mosul: reportage dalla prima linea
Le forze speciali irachene sono a un passo dal cuore di Mosul. dove lo Stato Islamico minaccia di usare la popolazione civile come scudo. Ecco il reportage dalla prima linea dell'inviata di Rainews24 Lucia Goracci