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MONDO

Arabia Saudita

Il re saudita Abdullah avverte: "L'Occidente è il prossimo obiettivo dei jihadisti"

L'avvertimento del monarca saudita arriva nel giorno in cui il segretario di Stato americano Kerry lancia l'appello per una coalizione globale contro l'Isis per fermare "il programma di genocidio" degli jihadisti dello Stato islamico in Siria e nel nord dell'Iraq

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Re Abdullah (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
Nel giorno in cui il segretario di Stato americano Kerry lancia l'appello per una coalizione globale contro l'Isis, arriva anche l'avvertimento del re saudita Abdullah. L'Occidente sarà il prossimo obiettivo degli jihadisti sunniti dello Stato islamico, tuona Abdullah che invita a mettere in campo un'azione "rapida" per contrastare i miliziani in Iraq e Siria. "Se li ignoriamo, sono sicuro che raggiungeranno l'Europa in un mese e l'America in un altro mese", afferma in un discorso rilanciato dal quotidiano Asharq al-Awsat e da Al-Arabiya.

Il terrorismo "non conosce confini ed è un pericolo che può colpire diversi Paesi al di fuori del Medio Oriente", ha aggiunto il re saudita. Sarebbe "inaccettabile" non reagire di fronte all'avanzata degli jihadisti, ha sottolineato ancora Abdullah, ricordando le decapitazioni e gli atti di "crudeltà" compiuti dai miliziani.

Proprio oggi, dalle colonne del New York Times, Kerry, ha lanciato un appello per una coalizione globale per fermare "il programma di genocidio" degli jihadisti dello Stato islamico in Siria e nel nord dell'Iraq. In vista dell'imminente vertice Nato che si terrà in Galles, il capo della diplomazia Usa ha invocato dalle colonne del New York Times "una risposta unitaria guidata dagli Stati Uniti e una coalizione di nazioni più ampia possibile".