ITALIA
Irreperibili 50 migranti trasferiti dalla nave Diciotti
Caritas: "È allontanamento volontario, non fuga"

Cinquanta migranti che erano stati trasferiti dalla nave Diciotti risultano irreperibili. Si sono allontanati dal centro Cei di Rocca di Papa e dal centro di accoglienza di Messina. Il dato aggiornato rispetto all'iniziale numero di 40 è fornito dal Viminale.
Dei primi 40 di cui si è data notizia, sei si sono allontanati il primo giorno di trasferimento, cioè venerdì 31. A questi si aggiungono 2 eritrei destinati alla Diocesi di Firenze che sono si sono allontanati in data 2 settembre; altri 19 il cui allontanamento è stato riscontrato il 3 settembre, e 13 il cui allontanamento è stato riscontrato ieri e erano destinati a varie Diocesi.
Caritas: "È allontanamento volontario, non fuga"
"È allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa". Lo dice all'ANSA il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu. Tra i casi quelli di due eritrei attesi a Bologna e quattro migranti che erano già arrivati a Frosinone. Per questi due episodi sono state già informate le questure di Roma e Frosinone. Il direttore Caritas conferma che si va però "ben oltre" questo numero.
Dei primi 40 di cui si è data notizia, sei si sono allontanati il primo giorno di trasferimento, cioè venerdì 31. A questi si aggiungono 2 eritrei destinati alla Diocesi di Firenze che sono si sono allontanati in data 2 settembre; altri 19 il cui allontanamento è stato riscontrato il 3 settembre, e 13 il cui allontanamento è stato riscontrato ieri e erano destinati a varie Diocesi.
Caritas: "È allontanamento volontario, non fuga"
"È allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa". Lo dice all'ANSA il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu. Tra i casi quelli di due eritrei attesi a Bologna e quattro migranti che erano già arrivati a Frosinone. Per questi due episodi sono state già informate le questure di Roma e Frosinone. Il direttore Caritas conferma che si va però "ben oltre" questo numero.