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MONDO

Maxi blitz della polizia

Isis, 15 arresti in Australia: sventato piano di decapitazioni

Pianificavano un massacro con persone rapite a caso, decapitazioni da filmare con le telecamere. La settimana scorsa Canberra ha deciso di inviare 600 soldati e 8 aerei da guerra negli Emirati Arabi

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(ansa)
L'Isis voleva compiere in Australia un massacro, decapitando civili rapiti a caso, davanti alle telecamere. L'Australia ha annunciato di aver arrestato 15 persone e sventato così il piano dello Stato Islamico. Nove sono state poi liberate.

L'operazione, la più vasta del suo genere mai organizzata in Australia che ha impegnato 800 poliziotti, arriva appena una settimana dopo che Canberra ha alzato il livello di allerta contro la minaccia terroristica costituita dai combattenti australiani dell'Isis di ritorno dal Medio Oriente. Lunedì è stato annunciato l'invio di 600 soldati e 8 aerei da guerra negli Emirati Arabi Uniti pronti a colpire in Iraq.

I blitz sono stati decisi dopo aver intercettato un messaggio di un "australiano apparentemente molto in alto nella gerarchia dell'Isis" che faceva appello alle "reti di sostegno in Australia" a compiere "omicidi" pubblici, ha annunciato il primo ministro Tony Abbott. Secondo la tv pubblica Abc, i sospetti stavano progettando in particolare di eliminare un civile a caso a Sydney, avvolgerlo in una bandiera dello Stato islamico e decapitarlo davanti ad una videocamera.
Nell'operazione sono stati sequestrati un'arma da fuoco e una  sciabola e dei 15 arrestati al momento una persona, un ragazzo di 22 anni, è già stato incriminato per gravi crimini legati al terrorismo.

Secondo fonti dei servizi di sicurezza sono una sessantina i cittadini australiani che combattono nelle file dei jihadisti in Iraq e in Siria, mentre un centinaio forniscono, dall'Australia, un sostegno attivo ai movimenti sunniti radicali.