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MONDO

La città curda sotto assedio da settimane

Avanzata Isis. Al Arabiya: 10mila jihadisti alle porte di Baghdad; si combatte a Kobani

In Siria i jihadisti occupano gran parte della città curda, nuovi raid della coalizione ma il Ministro della Difesa americano ammette: "Situazione pericolosa"; spunta un video con voci italiane tra i combattenti curdi. In Iraq il califfato minaccia Baghdad, rischia di cadere nelle mani dell'Isis anche la regione di al Anbar

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Kobani
Dopo settimane di assedio in Siria la città di Kobani è ormai quasi completamente nelle mani degli uomini del califfato e continua l'avanzata dell'Isis anche in Iraq dove, secondo Al Arabiya, 10mila jihadisti sarebbero alle porte di Baghdad. Nella regione occidentale di al Anbar, che rischia di cadere nelle mani del califfato, il capo della polizia è rimasto ucciso per un'esplosione avvenuta a Ramadi. Il governo provinciale ha chiesto a Baghdad di rivolgere un appello agli Stati Uniti affinché inviino truppe di terra per fronteggiare i miliziani sunniti e il vicepresidente del Consiglio locale ha avvertito che la provincia potrebbe "cadere in 10 giorni".

Nuovi raid su Kobani, jihadisti inviano rinforzi
La coalizione internazionale ha nuovamente bombardato le postazioni dell'Isis a Kobani, mentre i jihadisti hanno inviato rinforzi nell'enclave curda nel nord della Siria, sotto assedio da più di tre settimane.  Il ministro della Difesa americano Chuck Hagel ha dichiarato che nella città curda la situazione rimane "pericolosa" anche se i raid aerei guidati dagli Stati Uniti hanno fatto "progressi" contro i miliziani dello Stato islamico che però occupano ancora aree della periferia della città. I bombardamenti sono concentrati in particolare nella periferia orientale e in quella meridionale. Intanto spunta un video, in cui si sentono voci italiane tra i curdi che combattono i jihadisti a Kobani ma non c'è alcuna conferma dell'autenticità del documento.

Quattro donne uccise nel nord dell'Iraq
Quattro donne sono state messe a morte dai jihadisti dell'Isis nel nord dell'Iraq a inizio ottobre. Lo riferiscono attivisti dei diritti umani, precisando che due delle vittime erano medici, una era diplomata in diritto e l'ultima era un politico. Tre sono state uccise mercoledì a Mosul e la quarta nei pressi della città lo scorso 5 ottobre. 

Unità speciali della Gran Bretagna in Iraq per addestrare i curdi 
Un "team di specialisti" formato da 12 militari britannici sarebbe in Iraq per addestrare i guerriglieri curdi contro le milizie dell'Isis. Lo riporta la Bbc che cita il ministero della Difesa di Londra. I militari farebbero parte dello Yorkshire Regiment e dovrebbero istruire le forze curde ad Erbil sull'uso delle mitragliatrici pesanti fornite dal Regno Unito.