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MONDO

Accordo

Lotta all'Isis: intesa Usa-Turchia per "zona liberata" nel nord della Siria

L'obiettivo consiste nell'istituire una zona libera dall'Isis, nel e garantire maggiori sicurezza e stabilità lungo la frontiera della Turchia con la Siria

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Raid turchi in Siria (Ap)
Stati Uniti e Turchia hanno raggiunto un accordo finalizzato alla reciproca collaborazione per creare nella Siria settentrionale una 'zona liberata' dalla presenza delle milizie dello Stato Islamico, una sorta di zona cuscinetto. Lo hanno riferito in via riservata fonti dell'amministrazione Usa, al seguito del presidente Barack Obama durante la visita in corso da parte di quest'ultimo in Etiopia.

"L'obiettivo", hanno spiegato le fonti, "consiste nell'istituire una zona libera dall'Isis, nel e garantire maggiori sicurezza e stabilità lungo la frontiera della Turchia con la Siria".

L'intesa prevede un piano per sgomberare dai jihadisti dello Stato islamico un'area lungo 68 chilometri sulla riva occidentale dell'Eufrate fino alle provincia di Aleppo, che finirebbe sotto il controllo dei ribelli siriani.

Se realizzato, il piano porterebbe anche gli aerei Usa in prossimità delle basi e delle difese gestite dall'esercito del presidente siriano Bashar al Assad, favorendo direttamente i ribelli che combattono il regime. Le operazioni nell'area non comporteranno la creazione di una vera "no-fly zone", come da tempo chiede Ankara, ma l'area potrebbe dare rifugio a una parte dei due milioni di siriani che sono fuggiti in Turchia dallo scoppio del conflitto.

"Quando le aree nella Siria del nord verranno liberate dalla minaccia dell'Isis, le zone cuscinetto si formeranno naturalmente" ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. "I profughi potranno essere collocati in quelle aree sicure".

Washington non contesta questa versione, ma dice che gli Usa non definiranno ufficialmente l'area, lungo 68 chilometri di confine per una profondità di 40 chilometri in territorio siriano, un'area protetta. Secondo una fonte senior dell'amministrazione "qualunque sforzo militare congiunto" con la Turchia "non includerà l'imposizione di una no-fly zone".

Per molto tempo l'amministrazione Obama si era rifiutata di stabilire una zona cuscinetto nel nord della Siria, sottolineando che gli attacchi aerei della coalizione prendono di mira solo ed esclusivamente l'Isis. Il Pentagono non vuole rischiare lo scontro con le forze di Assad, che combattono contro i ribelli jihadisti in Siria occidentale.