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MONDO

La minaccia

L'avanzata dell'Isis in Libia. Due attivisti decapitati a Derna

Le vittime erano state rapite il 6 novembre scorso

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L'Isis, dopo aver preso piede in Iraq e Siria, si sta espandendo verso ovest, in Libia. Due giovani di 19 e 21 anni, attivisti per i diritti umani, sono stati decapitati a Derna, sulla costa orientale della Libia al confine con l'Egitto, dove i jihadisti hanno giurato fedeltà allo Stato islamico e imposto la sharia. Lo riferiscono media locali. I due sarebbero sostenitori dell'ex generale Khalifa Haftar che combatte i gruppi estremisti a fianco dell'esercito regolare.

Le due vittime
Le due vittime sono Mohammed Battu e Siraj Qath, rapiti il 6 novembre scorso. I loro corpi sono stati trovati dai residenti di Derna. La città è sotto il controllo del Consiglio della gioventù islamica che ha istituito un tribunale islamico e già compiuto esecuzioni. 

La minaccia dell'Isis
La minaccia dello Stato islamico, che ottiene così accesso diretto al Mare Nostrum, ora appare più vicina alle coste italiane, i cui servizi d'intelligence guardano con estrema attenzione a ciò che accade in quella che da più parti è stata definita una "nuova Somalia". Qualche mese fa aveva lanciato l'allarme il sito statunitense "Daily Beast". La Libia, terra resa fragile dall'instabilità politica degli ultimi anni, sarebbe presto divenuta terreno fertile per gruppi fondamentalisti, una sorta di "Woodstock del terrorismo".