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MONDO

Tripoli

Isis, Stati Uniti condannano il massacro di 30 cristiani etiopi

Un filmato di 29 minuti, pubblicato ieri su forum jihadisti, ha mostrato un gruppo di circa 12 uomini decapitati da uomini a volto coperto su una spiaggia e un altro gruppo di altri 16 uccisi a colpi di arma da fuoco in una zona desertica

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I 28 etiopi cristiani uccisi e decapitati dall'Isis in Libia erano "migranti" che stavano cercando di raggiungere l'Europa. Lo hanno riferito le autorità etiopi. Che le vittime fossero migranti lo sostiene anche Abba Kaletsidk Mulugeta, un funzionario della Chiesa etiope ortodossa di Tewahdo.

Gli Stati Uniti hanno condannato "il brutale massacro" in Libia, rivendicato ieri con un filmato dai jihadisti dello Stato islamico (Isis).

Il governo di Addis Abeba ha riferito di verifiche in corso, attraverso la propria ambasciata in Egitto, sulla nazionalità delle vittime, condannando comunque "tali atrocità, siano etiopi o meno", stando a quanto dichiarato dal ministro delle Comunicazioni, Redwan Hussein.

"Gli Stati Uniti condannato nei termini più duri il brutale massacro di presunti cristiani etiopi da parte di terroristi in Libia affiliati all'Isis", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, Bernadette Meehan. Il filmato di 29 minuti, pubblicato ieri su forum jihadisti, ha mostrato un gruppo di circa 12 uomini decapitati da uomini a volto coperto su una spiaggia e un altro gruppo di altri 16
uccisi a colpi di arma da fuoco in una zona desertica. Nel video, le vittime sono presentate come "seguaci della croce della nemica chiesa etiope".

"Questa atrocità evidenzia ancora una volta l'urgente bisogno di una soluzione politica al conflitto in Libia per rafforzare una risposta unitaria libica ai gruppi terroristici", ha aggiunto Meehan.