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MONDO

Amman

Amman: la nostra rappresaglia è solo all'inizio. Colpiremo l'Isis ovunque

Dura reazione dopo l'esecuzione del pilota, arso vivo e ripreso in uno sconvolgente video

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Giordania
La rappresaglia della Giordania "è solo all'inizio" e Amman colpira' "l'Isis ovunque", in Siria e Iraq. Lo annuncia il ministro degli Esteri giordano Nasser Judeh intervistato dalla Cnn all'indomani dei bombardamenti aerei dei caccia di Amman contro postazioni dello Stato islamico. 

Ieri, le forze di Amman avevano attaccato postazioni dell'Isis in Siria con "decine di aerei". Non si esclude anche la possibilità di inviare truppe speciali di terra. La notizia fa seguito ad un'altra, anch'essa impossibile per ora da verificare, data da account Twitter vicini ai Peshmerga curdi secondo la quale l'aviazione giordana avrebbe bombardato postazioni dell'Isis a Mosul, nel Nord dell'Iraq, uccidendo 55 jihadisti.  

L'azione giordana viene considerata come una rappresaglia per l'uccisione del pilota Muaz al Kassesbeh, che l'Isis ha mostrato in un video mentre viene bruciato vivo. Re Abdallah ha visitato, nella città di Karak, la famiglia del pilota. Contemporaneamente alcuni jet hanno sorvolato la città di ritorno da un raid su un obiettivo non specificato. Sui social media circolano voci secondo cui l'attacco sarebbe stato compiuto su Mosul, città nel Nord dell'Iraq controllata dallo Stato islamico.

Una fonte governativa giordana non ha precisato dove le forze speciali di Amman potrebbero essere impiegate. Ma nella regione siriana al confine con la Giordania l'Isis non è presente, e quindi un'eventuale azione di questo tipo appare più probabile nel territorio iracheno a ridosso della frontiera con il Regno hashemita dove lo Stato islamico è presente in forze. Un ex generale giordano, Yahya Thuyran ha detto di ritenere che quando il Re Abdallah ha affermato di volere reagire duramente contro l'Isis, "poteva intendere che truppe giordane potrebbero essere usate per attaccare postazioni dell'Isis in Siria".

Un aereo militare di salvataggio americano intanto si sta posizionando nel nord dell'Iraq insieme a truppe di terra. Lo ha riferito una fonte del Pentagono, spiegando che la decisione è stata presa per aumentare le capacità di recuperare piloti della coalizione internazionale che combatte l'Isis di eventuali aerei abbattuti. "Stiamo riposizionando alcune attività nel nord dell'Iraq", ha affermato la fonte.