Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Isis-rapita-una-combattente-israelo-canadese-Si-combatte-a-Kobane-270d1895-fb1e-44aa-a053-e966fe6e3362.html | rainews/live/ | true
MONDO

Verifiche in corso da parte dei servizi

Isis, rapita una combattente israelo-canadese. Nuovi scontri a Kobane

Gill Rosenberg, 31 anni, aveva annunciato la sua partenza verso la Siria lo scorso 20 novembre con un messaggio sulla sua pagina facebook

Condividi
Gill Rosenberg (da Haaretz.com)
I terroristi dello Stato islamico hanno annunciato di aver rapito Gill Rosenberg, la giovane israeliana-canadese andata a combattere in Siria contro gli islamisti al fianco delle milizie curde.

Secondo il quotidiano israeliano "Jerusalem Post", la notizia del sequestro è stata diffusa dal alcuni siti jihadisti e al momento non è chiaro in quale area sia stata rapita la giovane. Il quotidiano ha citato fonti della resistenza curda che escludono un eventuale coinvolgimento della Rosenberg fra le milizie attive a Kobane, la città siriana al confine con la Turchia teatro in questi giorni di violenti combattimenti fra guerriglieri curdi e terroristi.

La donna, 31 anni, aveva annunciato la sua partenza verso la Siria lo scorso 20 novembre con un messaggio sulla sua pagina facebook. Gill Rosenberg sarebbe la prima donna di origini occidentali nelle mani dei terroristi dell'Isis.

Secondo Site, la struttura speicalizzata nel monitoraggio dei siti web jihadisti, i sunniti di Isis confermano di aver rapito in Siria la donna soldato israeliana di origine canadesi che combatteva al fianco dei peshmerga curdi e starebbero discutendo ora del suo destino: giustiziarla o usarla come merce di scambio con loro prigionieri nelle mani dei curdi.

Dopo il governo canadese anche quello israeliano ha reso noto di aver avviato verifiche sulla fondatezza della notizia del rapimento.

Intanto si combatte a Kobane, dove i jihadisti hanno intensificato gli attacchi contro la città, colpendola da quattro fronti, compreso quello lungo la linea del vicino confine turco. Almeno 50 "jihadisti sono morti nei raid aerei della coalizione, nei violenti combattimenti contro i curdi e in cinque attentati suicida compiuti attraverso Kobane", ha riferito l'Osdh, aggiungendo che gli aerei anti-Isis hanno colpito anche Raqqa e i dintorni della località controllata dallo Stato islamico centrando una trentina di postazioni jihadiste, un bilancio pesante come da tempo non veniva registrato