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MONDO

Le accuse corruzione, frode e abuso potere

Israele, il premier Netanyahu in tribunale il 6 dicembre. Proteste in piazza per gestione Covid

Sono tre i casi giudiziari che coinvolgono il Primo ministro

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Dovrà presentarsi il 6 dicembre prossimo in tribunale il leader Benyamin Netanyahu. Dovrà rispondere di corruzione, frode e abuso di potere. lo hanno deciso i giudici del tribunale di Gerusalemme incaricati di giudicare il premier.   Nella stessa udienza compariranno anche i coimputati di Netanyahu e gli avvocati della difesa potranno avanzare le loro osservazioni.   A gennaio 2021 cominceranno invece, per tre volte a settimana, le udienze per la fase probatoria del processo.  

Le inchieste
Il premier è coinvolto in tre indagini: il caso 4000 sui rapporti che Netanyahu, all'epoca ministro delle comunicazioni, ha avuto tra il  2012 e il 2017 con il  Mogul Shaul Elovitch della compagnia di telecomunicazioni Bezeq, proprietaria del sito di informazione Walla.   Poi ci sono i dossier 2000, sui rapporti tra Netanyahu e l'editore del tabloid Yediot Ahronot.   Infine il dossier 1000. Riguarda alcuni regali di valore ricevuti dai coniugi Netanyahu da importanti imprenditori.

Manifestazioni di protesta per la gestione dell'emergenza coronavirus
La polizia israeliana ha usato gli idranti ed ha arrestato 12 persone oggi prima dell'alba per disperdere i manifestanti che protestavano a Gerusalemme contro la risposta del governo di Benjamin Netanyahu al coronavirus. Lo ha reso noto il portavoce Micky Rosenfeld. Decine di migliaia di israeliani sono di nuovo scesi in piazza per manifestare anche per i casi di corruzione in cui è coinvolto il premier e l'alto numero di disoccupati provocati dall'emergenza coronavirus. La polizia aveva autorizzato le manifestazioni fino a prima della mezzanotte di fronte alla residenza ufficiale del premier a Gerusalemme, sul lungomare di Tel Aviv ed in altre luoghi del Paese. Il portavoce della polizia ha spiegato che, superato da 5 ore il limite concesso, la polizia ha invitato i manifestanti di Gerusalemme a disperdersi. A questo punto è intervenuta, portando via i dimostranti che si erano seduti per terra rifiutandosi di obbedire agli ordini. Per la prima volta, ieri sera si è protestato anche di fronte alla villa privata di Netanyahu, nella città costiera di Caesaria.