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MONDO

Ban Ki-moon: "Ora colloqui di pace"

Israele annuncia il ritiro totale da Gaza. Scatta la tregua umanitaria di 72 ore

Dalle 7 italiane è scattata la tregua a Gaza, un accordo raggiunto con la mediazione egiziana. Tel Aviv: "Distrutti tutti i tunnel". Una delegazione israeliana è attesa al Cairo nelle prossime ore

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Israele ha annunciato il totale ritiro dalla Striscia di Gaza. Resta un presidio al confine, in caso Hamas interrompa il cessate il fuoco. Le forze di terra, secondo le due principali stazioni radiofoniche locali, hanno completato la distruzione di tutti i tunnel scavati dalla guerriglia palestinese, 32 in totale. Alle 8 ora locali, le 7 in Italia, è entrata in vigore la tregua di 72 ore mediata dall'Egitto e accettata da Israele e Hamas, che dovrebbe permettere al negoziato in corso al Cairo di raggiungere un cessate il fuoco più duraturo.

Ban Ki-moon: "Ora colloqui di pace"
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha accolto favorevolmente l'accordo per la tregua umanitaria di 72 ore per la Striscia di Gaza. Ban ha esortato le parti a "cominciare, il prima possibile, i colloqui al Cairo per un cessate il fuoco duraturo. A questo proposito reputo positivo l'impegno della delegazione palestinese sotto la leadership del presidente (Mahmoud, ndr) Abbas". I colloqui tra le parti, ha proseguito garantendo il "pieno sostegno" dell'Onu, sono "l'unica strada per fermare le violenze che sono costate troppe vite". 

Abu Mazen dà il benvenuto alla tregua
Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha accolto con sollievo la tregua di 72 ore siglata da Hamas e Israele grazie alla mediazione dell'Egitto. Abu Mazen, ha dato "il benvenuto alla tregua" a Gaza e aggiunto che "il silenzio delle armi deve essere mantenuto". Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.

Lancio di razzi e raid fino all'ultimo
Un'ora prima dell'inizio della tregua, le sirene d'allarme sono entrate in funzione ad Ashkelon e in altre città vicine al confine con Gaza. Secondo i media israeliani, poco prima colpi di mortai erano stati sparati verso le colonie vicine al confine. Le sirene hanno risuonato anche in Cisgiordania, mentre altri razzi sono stati sparati verso il sud di Israele e le città di confine. Israele ha risposto con raid aerei su Gaza City e nelle zone centrali e meridionali della Striscia.

L'accordo con la mediazione egiziana
Dopo quasi un mese di guerra arriva, dunque, un accordo tra israeliani e palestinesi. Lo spiraglio si era aperto ieri sera al Cairo con la notizia della possibilità di un cessate il fuoco di 72 ore avanzato dalle fazioni palestinesi, con la mediazione egiziana. Spiraglio che si è concretizzato quando da Israele è arrivato anche il via libera del gabinetto del governo Netanyahu che, secondo quanto anticipato dal sito di Hareetz citando fonti ufficiali israeliane, ha annunciato anche l'ok di Israele. 

I negoziati
Il cessate il fuoco di tre giorni, annunciato nella stessa giornata in cui la tregua di 7 ore è durata solo pochi minuti, e una bambina palestinese è stata uccisa, dovrebbe portare al passo successivo, quello dei negoziati, visto che tra le condizioni poste c'è la richiesta che lo Stato ebraico torni al tavolo negoziale al Cairo. 

Le vittime del conflitto: la maggior parte sono civili
Dall'inizio dell'offensiva israeliana, l'8 luglio scorso, sono stati uccisi 1.900 palestinesi, tra i quali circa 400 bambini. Altri 9mila sono rimasti feriti e gli sfollati sono 285mila soltanto nei rifugi gestiti dall'Onu. Tra gli israeliani ci sono state 67 vittime, 64 militari e tre civili. 

Obama firma progetto di legge per fondi ad Iron Dome 
Intanto, secondo quanto riportano i media israeliani, il presidente americano Barack Obama ha firmato un progetto di legge che garantisce ulteriori 225 milioni di dollari per il sistema antimissile israeliano Iron Dome. "Gli Usa sono orgogliosi che l'Iron Dome, sviluppato in coordinamento con Israele e con fondi americani, abbia salvato innumerevoli vite umane. Il continuo appoggio bipartisan al sistema - si legge in una nota della Casa Bianca - garantisce a Israele di difendersi dal lancio di razzi e artiglieria alla luce delle persistenti minacce terroristiche. Gli Usa sono stati chiari fin dall'inizio del conflitto che nessun Paese può sopportare l'attacco di razzi contro i civili. Gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele di difendersi contro tali attacchi". "Continuiamo inoltre a invitare le autorità israeliane a prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire vittime civili a Gaza e proteggere la popolazione civile palestinese dagli effetti degli attacchi, e continuiamo a sottolineare che tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario", conclude la nota.