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MONDO

Inviate due brigate al confine

Israele, centinaia di razzi da Gaza: uccisi 4 israeliani. Raid, morti 20 palestinesi

Fonti mediche palestinesi: 20 morti tra i palestinesi tra cui una bimba di 14 mesi. Israele: "Madre e neonata non colpite da noi". Morti 3 israeliani colpiti dai razzi. Netanyahu: "Attacchi continuano, per Hamas prezzo pesante". L'Ue: "Stop subito al lancio di razzi verso Israele"

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Aumenta la tensione in Medio Oriente dopo che centinaia di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele, provocando la reazione delle forze armate israeliane, che hanno bombardato Gaza prendendo di mira una serie di obiettivi di Hamas e della Jihad. 

Sono oltre 600 i razzi e i colpi di mortaio sparati da ieri da Gaza contro Israele, annuncia l'Esercito: 400 di questi sono caduti in zone aperte e 200 hanno raggiunto centri abitati. Di quest'ultimi l'86% è stato intercettato dal sistema Iron Dome.

Secondo fonti della Difesa israeliana sono stati 200 gli obiettivi sia di Hamas sia della Jihad islamica colpiti in risposta dall'esercito nella Striscia.

Ue, Mogherini: "Cessino gli attacchi di razzi"
"Gli attacchi di razzi indiscriminati dai militanti palestinesi a Gaza devono cessare immediatamente: l'Unione europea ribadisce il suo impegno per la sicurezza di Israele. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie di tutte le vittime e al popolo israeliano e auguriamo una pronta guarigione ai feriti". Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. "Questi attacchi provocano sofferenze indicibili agli israeliani e servono solo la causa della violenza senza fine e un conflitto senza fine", aggiunge. 

L'inviato Onu condanna il lancio di razzi
L'inviato dell'Onu in Medio Oriente Nickolay Maldenov ha condannato "il continuo lancio di razzi da Gaza". "Già si sono perse abbastanza vite di palestinesi e israeliani. Persone sono state ferite e - ha detto su twitter - case danneggiate e distrutte. È tempo di far scendere l'escalation e di ritornare alle intese dei passati pochi mesi fa prima che sia troppo tardi".

Hamas chiede il cessate il fuoco
Hamas ha chiesto a Israele di dichiarare un cessate il fuoco, per fermare l'escalation di violenza di sabato e domenica. Lo ha riferito l'emittente israeliana Kan, citata dal Jerusalem Post.

Colpita fabbrica ed ospedale ad Ashkelon, 2 morti e vari feriti
Un razzo lanciato dall'enclave palestinese di Gaza è caduto su una fabbrica ad Ashkelon, nel sud di Israele. Secondo quanto riferisce Arutz Sheva, i due feriti gravi soccorsi sul posto non ce l'hanno fatta: si tratta di un 40enne e di un 22enne, entrambi colpiti da schegge e ritrovati privi di conoscenza. Ci sarebbero altri  feriti, alcuni gravi. Lo riferiscono i siti israeliani e arabi. 

Durante i bombardamenti palestinesi un razzo ha poi centrato anche l'ospedale israeliano di Ashkelon arrecando danni al suo dipartimento oncologico. Lo riferiscono i media. Una parte di quell'ospedale opera peraltro sotto terra. Al suo interno i medici si stanno prodigando per salvare i feriti gravi.

Israeliano ucciso da un razzo fuori dalla sua abitazione
Un israeliano di 58 anni, Moshe Agadi, è stato ucciso dalla esplosione di un razzo sparato da Gaza mentre era all'ingresso della sua abitazione ad Ashkelon, nel sud di Israele. L'uomo, secondo quanto ha raccontato il fratello Shmuel alla Radio Israeliana, era andato a fumare una sigaretta, e sorpreso dai razzi, non ha fatto in tempo a raggiungere il rifugio. "Hanno cercato di rianimarlo - ha  spiegato il fratello - ma è morto mentre lo portavano in ospedale". Agadi, padre di quattro figli, sarebbe la prima vittima israeliana  degli attacchi missilistici di Gaza dal 2014.

Razzo colpisce auto, muore israeliano
Un israeliano di 35 anni è morto dopo essere stato colpito da un razzo lanciato da Gaza e caduto ad Ashdod nell'ultima ondata di poco fa. 
Fonti ministero Sanità Gaza: 20 palestinesi morti
Sono 20 i palestinesi morti negli attacchi israeliani in risposta al lancio di razzi dalla Striscia. Lo ha annunciato il ministero della Sanità di Gaza - secondo quanto riferito dall'agenzia Maan - spiegando che tra gli ultimi morti nel nord dell'enclave palestinese c'è anche un'altra donna incinta. 

Tra i morti si contano: un palestinese ucciso dal fuoco israeliano a Rafah, a sud di Gaza, due uccisi dal fuoco israeliano mentre si trovavano a Sajaya, ad est di Gaza City. Altri due palestinesi sono stati uccisi ad el-Bureij, a est di Gaza City, riferiscono fonti mediche locali secondo cui i due sono stati identificati. Secondo i media israeliani erano miliziani della jihad islamica.

Un raid israeliano ha colpito un'auto nella Striscia di Gaza, uccidendo un comandante di Hamas, Hamad al-Khodori, vicino al leader del movimento islamico, Yahya Sinwar.

Tra le vittime palestinesi  anche una neonata di 14 mesi, la madre incinta, e anche due miliziani della Jihad islamica.

Israele: neonata e donna incinta uccise da armi difettose di Hamas o Jihad
"La neonata e la donna palestinese incinta che hanno perso la vita ieri non sono state uccise in attacchi israeliani ma da armi difettose di Hamas o Jihad islamica". Lo ha detto il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus ai giornalisti stranieri riferendosi a quanto accaduto ieri nel nord della Striscia. "Un evento triste e tragico - ha continuato - ma non sono state uccise da armi israeliane". Conricus ha confermato l'invio al confine della 7/a brigata corazzata israeliana a cui potrebbero essere affidate"missioni offensive".

Lancio ininterrotto di razzi
Uno dei razzi, o un colpo di mortaio, è esploso nel cortile di una casa, in un villaggio israeliano di frontiera, ha riferito la radio pubblica. Ha causato danni materiali, ma non vittime. Poco prima un altro colpo di mortaio era esploso in un campo agricolo di un kibbutz situato a breve distanza dalla striscia di Gaza. L'esercito israeliano in risposta ha attaccato obiettivi a Khan Younes nel sud della Striscia. Sirene di allarme anche ad Arad, nel centro di Israele a Rehovot, a circa 20 chilometri a sud da Tel Aviv, ed anche a Beer Sheba, nel Negev. 

Netanyahu: attacchi continuano, per Hamas prezzo pesante
"Ho dato istruzione alle Forze Armate di continuare i massicci attacchi contro gli elementi terroristici a Gaza": lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo di aver dato anche disposizioni per il rafforzamento delle truppe attorno alla Striscia."Hamas è responsabile non solo dei suoi attacchi ma anche di quelli della Jihad islamica e - ha avvertito - pagherà un prezzo molto pesante".

Due brigate al confine
L'esercito israeliano ha inviato al confine la 7/a brigata corazzata a cui potrebbero essere affidate "missioni offensive". Lo ha detto il portavoce militare Jonathan Conricus. "Stiamo dislocando la 7/ brigata, o quasi tutta, per missioni offensive. Si tratta - ha detto - dimezzi blindati e di altro personale". Ad una domanda se l'esercito si appresta ad entrare a Gaza, Conricus ha risposto:"la brigata si terrà a disposizione nel caso dovesse ricevere ordini per missioni offensive. Il che significherebbe agire oltre il nostro territorio".

Successivamente un'altra brigata di fanteria, la Golani, è stata inviata sul confine con Gaza. Lo ha deciso l'esercito spiegando che questa si aggiungerà alla 7/a brigata corazzata. Intanto i media hanno riferito che il comune di Netanya, a nord di Tel Aviv ha disposto l'apertura dei rifugi pubblici per tema di un nuovo peggioramento della situazione.

Usa: Israele ha diritto a difesa, cessino attacchi
Gli Usa condannano fermamente la raffica di attacchi lanciati da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese da Gaza su civili innocenti e le loro comunità in tutto Israele". Lo si legge in una nota del portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Morgan Ortagus. "Chiediamo ai responsabili della violenza di cessare immediatamente questa aggressione. Siamo a fianco di Israele e sosteniamo pienamente il suo diritto all'autodifesa contro questi attacchi aberranti",conclude la nota.

Onu: contatti per un cessate il fuoco
L'inviato dell'Onu in Medio Oriente Nickolay Mladenov è in contatto con Israele, Hamas e l'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, ha fatto sapere il suo ufficio su twitter.

Ue: "Stop subito al lancio di razzi verso Israele"
"Il lancio di razzi da Gaza verso Israele deve fermarsi immediatamente. È urgente una de-escalation di questa pericolosa situazione per garantire che le vite dei civili siano protette", afferma in una nota l'EEAS, l'ufficio di azione esterna dell'Ue. "Sia gli israeliani che i palestinesi hanno il diritto di vivere in pace, sicurezza e dignità - precisa la nota -. solo una soluzione politica può porre fine alla violenza. Gli sforzi dell'Egitto e dell'Onu per calmare la situazione hanno il pieno appoggio dell'Ue".

Moavero: stop a violenza, diritto ad autodifesa per Israele
Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi "condanna con fermezza il lancio di razzi verso il territorio israeliano, ribadisce che Israele, al pari di ogni Stato, ha diritto all'autodifesa e rinnova, a nome dell'Italia,un forte appello affinché cessino le aggressioni e le violenze": è quanto si legge in una nota della Farnesina. Il ministero, prosegue la nota, "segue con attenzione e preoccupazione il grave riacutizzarsi delle tensioni a Gaza che, come già accaduto molte volte in passato, mettono a repentaglio tante persone".

L'inizio delle nuove tensioni
All'inizio del mese scorso, in vista delle elezioni del 9 aprile, una tregua era stata raggiunta da Israele e i gruppi armati palestinesi sotto l'egida di Egitto e Onu, portando a una relativa calma che si è però interrotta questa settimana.

Martedì, Israele ha revocato l'ampliamento del limite di pesca dopo che un razzo è stato sparato da Gaza ed è caduto nel Mediterraneo, mentre giovedì ha bombardato un complesso militare di Hamas dopo  il lancio di palloni incendiari al di là della frontiera. 

Alla luce della ripresa della tensione, tre giorni fa una delegazione guidata dal leader di Hamas, Yahya Sinwar, si è recata al Cairo per consultazioni. Il segretario generale della Jihad Islamica, Ziad al-Nakhaleh, già nei giorni scorsi aveva avvertito Israele che, in caso di ferimento o uccisione dei suoi militanti, avrebbe risposto prendendo di mira le principali città dello Stato ebraico.