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MONDO

Medio Oriente

Israele contro l'adesione dell'Anp alla Corte penale internazionale: "Segna fine accordi di Oslo"

Israele congela il trasferimento di fondi all'Anp

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Il ministro degli Esteri israeliano Lieberman
La decisione dell'Anp di sottoscrivere il Trattato di Roma, che dà accesso alla Corte penale internazionale, continua ad alimentare le reazioni di Israele. Per il ministro israeliano degli Esteri Avigdor Lieberman, la mossa fatta dal presidente palestinese, Abu Mazen, che il 31 dicembre ha firmato la richiesta, "sancisce la fine degli accordi di Oslo" (siglata fra Israele e Olp nel 1993). 

Gli accordi di Oslo
Il processo di Oslo iniziò nel 1993 con il riconoscimento reciproco tra Israele e Olp e portò alla nascita, nel 1994, dell'Autorita nazionale palestinese, come organismo politico di governo dei territori palestinesi. Il processo avrebbe dovuto produrre nel giro di cinque anni un accordo definitivo di pace e la creazione di uno Stato palestinese indipendente, ma è deragliato, sfociando nella seconda intifada, nel 2000.

Israele congela il trasferimento di fondi all'Anp
Oltre alle critiche, arrivano le prime ritorsioni tangibili alla decisione della Palestina: Israele, all'indomani della presentazione ufficiale della richiesta palestinese, ha congelato il trasferimento di 106 milioni di euro di tasse raccolte per conto dell'Autorità palestinese nel mese di dicembre. A darne notizia è stato un responsabile israeliano.

La raccolta dei dazi doganali
In base ad accordi bilaterali, Israele raccoglie di norma dazi doganali per conto dell'Anp e ne versa l'importo complessivo a Ramallah una volta al mese. La cifra di 500 milioni di shekel, ha spiegato la radio militare, è relativa al mese di dicembre 2014. Questo importo potrebbe essere ora utilizzato per saldare debiti dell'Anp verso Israele.

Netanyahu: i nostri soldati non andranno davanti alla Corte
Israele non permetterà che i propri soldati siano portati davanti alla Corte penale
internazionale dell'Aia (Cpi). E' quanto ha dichiarato oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu, due giorni dopo la richiesta di adesione alla Cpi presentata dall'Autorità palestinese.