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MONDO

​Ancora raid di Israele e lanci di missili di Hamas

Gaza. Hamas chiede la tregua, ma c'è il no di Israele

126 morti palestinesi nella Striscia e 10 in Cisgiordania dove s'estende la rivolta; una vittima anche al confine col Libano; 9 i caduti israeliani. Onu. Abu Mazen agli Usa: "intervenite immediatamente". La Casa Bianca: impegnati per una de-escalation

 

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Artiglieria israeliana (AP Photo/Ariel Schalit)
Il conflitto tra Israele e i palestinesi non scende di livello. Hamas si è detto pronto per un cessate il fuoco, ma non ha ricevuto risposta da Israele. Lo ha affermato il leader politico storico del Movimento islamico, Khaled Mashaal. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel pomeriggio aveva avvertito che l'operazione va avanti: "Non è ancora finita". 

Tre razzi dalla Siria, caduti su alture Golan
Secondo i resoconti dei media ebraici, tre razzi lanciati dalla Siria sono caduti in un'area aperta sulle alture del Golan, nel nord di Israele. Non ci sono segnalazioni di feriti. Lo ha riferito Times of Israel.

Fallita la mediazione egiziana
La delegazione della sicurezza egiziana che ha incontrato funzionari israeliani "non è riuscita a ottenere risultati positivi nel fermare gli attacchi israeliani" contro Gaza e i palestinesi a Gerusalemme "in cambio dell'arresto del lancio di razzi da Gaza e dell'annuncio di una tregua, anche temporanea". Lo ha riferito una fonte ben informata al Cairo. "Israele ha rifiutato tutte le iniziative e le mediazioni" proposte "sia dall'Egitto che da altri paesi", ha detto la fonte, riferendo che la parte israeliana insiste "per un'operazione militare su larga scala" dopo la quale "si può tornare a negoziati". "L'Egitto ha chiesto ai paesi occidentali di esercitare pressioni su Israele affinché accetti una tregua di giorni".

Abu Mazen: "Intervenga Biden per fermare aggressione Israele"
La presidenza di Abu Mazen ha fatto appello all'amministrazione Usa di Biden di intervenire "immediatamente e rapidamente per fermare l' aggressione israeliana in modo che le cose non vadano fuori controllo". Lo riporta l'agenzia Wafa aggiungendo che Abu Mazen ha detto di ritenere "il governo israeliano pienamente responsabile di questa pericolosa escalation, di questa tensione e del sangue versato dal popolo palestinese". L'ufficio di presidenza ha poi denunciato " le uccisioni brutali e programmate delle forze di occupazione israeliane contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme".

Biden: "Lavoriamo con tutte le parti per pace sostenibile"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rivolto un messaggio ai musulmani negli Stati Uniti e in tutto il mondo per le celebrazioni dell'Eid Al-Fitr, che sarà ricordato domenica durante una cerimonia alla Casa Bianca. "Siamo stati rincuorati nel vedere le celebrazioni dell'Eid in tutto il mondo, ma sappiamo che quest'anno la situazione in Terra santa sta pesando pesantemente sui musulmani di tutto il mondo, comprese le nostre comunità musulmane qui negli Stati Uniti", ha detto Biden. "La mia amministrazione continuerà a coinvolgere palestinesi, israeliani e altri partner regionali per lavorare verso una calma sostenibile", ha aggiunto. "I palestinesi, anche a Gaza, e gli israeliani meritano ugualmente di vivere in dignità, sicurezza e protezione. Nessuna famiglia dovrebbe temere per la propria sicurezza all'interno della propria casa o luogo di culto. Pensiamo di più ai bambini di queste società che affrontano il trauma di un conflitto che sfugge al loro controllo", ha detto Biden.

Erdogan: "Israele, stato terrorista"
"Non avalleremo la violenza di Israele contro il popolo palestinese, mentre il mondo si gira dall'altra parte". "E' necessario che le Nazioni Unite compiano azioni concrete e facciano rispettare le risoluzioni adottate. La Turchia è pronta a sostenere attivamente questo processo". Così il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, tornando a definire Israele uno "stato terrorista".

"E' dovere di tutta l'umanità schierarsi contro gli attacchi israeliani a Gaza e Gerusalemme. Una città sacra a musulmani, ebrei e cristiani che non ha futuro in mano a uno stato terrorista che ha superato tutti i limiti. Chi rimane in silenzio o appoggia questa violenza sappia che un giorno ne potrebbe essere vittima. Stati e istituzioni devono intervenire per fermare questo massacro", ha detto Erdogan.

Libano: morto un manifestante raggiunto da spari israeliani
E' morto un manifestante libanese ferito da colpi di arma da fuoco sparati da militari israeliani a ridosso della linea blu di demarcazione tra Libano e Israele. Lo riferisce la tv al Jazira con una scritta in sovrimpressione. In precedenza media locali e fonti dell'esercito libanese avevano riferito del ferimento lieve di due manifestanti raggiunti da pallottole di gomma. Altri media locali hanno invece affermato che carri armati israeliani hanno sparato colpi di grosso calibro contro i manifestanti libanesi radunatisi oggi nei pressi della linea blu all'altezza di Kfar Kila, di fronte all'insediamento israeliano di Metulla: "Carri armati hanno sparato oggi colpi di avvertimento in direzione di alcuni dimostranti provenienti dal territorio libanese che erano entrati in territorio israeliano. Quelle persone sospette - afferma il comunicato dell'esercito israeliano - hanno danneggiato i reticolati, hanno appiccato fuoco nell'area. Dopo di che hanno fatto ritorno in territorio libanese". 

Raid Israele, abbattuto palazzo di Gaza, ospitava banca di Hamas
Gli aerei da guerra israeliani hanno raso al suolo un edificio multipiano che ospitava una banca affiliata al gruppo militante Hamas a Gaza City. È la terza banca di Hamas distrutta negli attacchi aerei israeliani nell'escalation e nei combattimenti di questa settimana. L'esercito israeliano ha anche fatto sapere di aver colpito la produzione di armi di Hamas e i siti navali, nei recenti attacchi alla Striscia di Gaza. L'ala armata del gruppo palestinese ha intanto diffuso un video che mostra quello che ha detto essere un attacco di droni contro un impianto chimico israeliano, vicino a un Kibbutz nel sud di Israele. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'esercito dello Stato ebraico.

Raid di Israele sui porti dei pescatori di Gaza e Khan Younis
Gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato con più di dieci missili i porti dei pescatori nelle città di Gaza e Khan Younis. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, spiegando che ''gli F16 israeliani hanno distrutto il porto dei pescatori di Gaza''. Non si hanno notizie di vittime. Jet israeliani hanno colpito anche il porto di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, provocando danni significativi, ma nessuna vittima, prosegue la Wafa.

50 bombardamenti in 40 minuti
Nella più grande operazione contro Gaza dall'inizio della nuova escalation militare, Israele ha effettuato 50 'round' di bombardamenti terrestri e aerei in 40 minuti. Lo ha riferito l'esercito - come riporta l'Agi - spiegando che negli attacchi sono stati utilizzati 160 aerei, artiglieria e fanteria.Le milizie palestinesi hanno lanciato all'alba altri 50 razzi verso Israele.     

L'esercito israeliano ha confermato che le sue truppe non sono entrate nella Striscia, dopo le notizie che indicavano l'inizio di un'offensiva di terra. "C'è stata una mancanza di comunicazione interna", ha dichiarato il portavoce militare Jonathan Conricus, che si è assunto la responsabilità.

Il bilancio dei raid di Israele: 126 morti e oltre 900 feriti
E' salito a 126 il numero delle persone che sono state uccise e a 950 quelle rimaste ferite da lunedì nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Questo il bilancio fornito dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese, governata da Hamas, come riporta l'emittente Sky News Arabia. Tra le vittime anche 31 bambini e 20 donne, precisano le autorità di Hamas

Netanyahu: "Stiamo colpendo con forza Hamas. Non è finita"
"Avevo detto che avremmo colpito Hamas e gli altri gruppi terroristici con colpi significati ed è quello che stiamo facendo". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "non è ancora finita. Faremo di tutto per riportare la sicurezza dei nostri cittadini".

Onu, rinviato il Consiglio di sicurezza: Cina contro Usa
La Cina punta il dito contro gli Stati Uniti per il rinvio del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite previsto per oggi sull'escalation del conflitto tra israeliani e palestinesi, e accusa Washington di "ignorare" le sofferenze dei palestinesi. "Gli Stati Uniti continuano a ostacolare la voce del Consiglio di Sicurezza e ancora una volta si trovano dalla parte opposta della comunità internazionale", ha scandito la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, aggiungendo che la Cina, in qualità di presidente turno del Consiglio di Sicurezza per il mese di maggio, "sta attivamente mediando" nella situazione, verso la quale la comunità internazionale ha espresso preoccupazione. Con la ripresa del conflitto tra israeliani e palestinesi, ha proseguito la portavoce, "gli Stati Uniti hanno chiuso gli occhi davanti alle sofferenze dei palestinesi". Il prossimo incontro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla questione israelo-palestinese è fissato per la giornata di domenica, secondo quanto reso noto da diplomatici, tra cui l'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun.

Guterres: "Cessino immediatamente le ostilità a Gaza"
"In segno di rispetto per lo spirito di Eid, chiedo un'immediata cessazione delle ostilità a Gaza e in Israele". Lo scrive in un tweet il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, facendo riferimento alla festa musulmana di Eid al-Fitr, che arriva alla fine del mese di digiuno del ramadan. "Troppi civili innocenti sono già morti", aggiunge Guterres, che sottolinea inoltre come "questo conflitto non può che aumentare la radicalizzazione e l'estremismo  in tutta la regione". 

ONU: 10mila palestinesi sfollati a Gaza, subito aiuti 
Le Nazioni unite stimano che circa 10mila palestinesi abbiano dovuto lasciare le proprie case nella Striscia di Gaza a causa delle ostilità in corso. Si stanno rifugiando nelle scuole, nelle moschee e in altri luoghi durante la pandemia globale del Covid-19, con accesso limitato ad acqua, cibo, igiene e servizi sanitari. Gli ospedali e l'accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari dipendono dall'elettricità, il cui carburante si esaurirà domenica. La dichiarazione è di Lynn Hastings, coordinatrice umanitaria delle Nazioni unite in Palestina. "Le autorità israeliane e i gruppi armati palestinesi devono consentire immediatamente alle Nazioni unite e ai nostri partner umanitari di portare carburante, cibo e forniture mediche e di dispiegare personale umanitario. Tutte le parti devono sempre aderire alle leggi internazionali umanitarie e sui diritti umani. Faccio eco al segretario generale
nell'appello per un immediato allentamento e la cessazione delle ostilità a Gaza e in Israele. Troppi civili innocenti hanno già perso la vita o sono stati feriti", ha proseguito.

Von der Leyen condanna attacchi Hamas
Sono "molto preoccupata per la situazione in Israele e Gaza. Condanno gli attacchi indiscriminati di Hamas contro Israele. Dobbiamo proteggere i civili da entrambe le parti. La violenza deve finire". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, su twitter.

Macron: "Ritorno alla pace, urgente"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha insitito "sull'urgenza di un ritorno alla pace" in Medio Oriente, sottolineando in una conversazione con il premier israeliano Benjamin Netanyahu il "diritto alla difesa" di Israele, ma aggiungendo la sua "preoccupazione per la popolazione civile a Gaza.

Usa: arrivato emissario in Israele
E' arrivato in Israele Hady Amr, vice segretario aggiunto per gli Affari israeliani e palestinesi del dipartimento di Stato americano, inviato dall'amministrazione Biden per cercare una de-escalation allo scontro tra Israele e le milizie palestinesi nella Striscia di Gaza.Secondo quanto reso noto dall'ambasciata Usa a Gerusalemme, l'arrivo di Amr punta a "rafforzare la necessità di lavorare per una calma sostenibile, riconoscendo il diritto di Israele all'autodifesa". "Israeliani e palestinesi - prosegue il 'tweet'- meritano in pari misura libertà, sicurezza, dignità e prosperità".

Scontri nelle città
È di 374 arresti il bilancio degli scontri fra israeliani e palestinesi e dei disordini fomentati da militanti di estrema destra dello Stato ebraico in diverse città di Israele, sullo sfondo dell'escalation militare con Hamas iniziata lunedì. Le violenze proseguono in molte città con forte presenza araba come Lod, Acre e Haifa.   

A Musmus, vicino Haifa, la polizia ha arrestato 12 residenti per sassaiole e danneggiamenti. Due persone armate di coltello sono state arrestate a Tel Aviv e altri 13 arresti sono stati eseguiti a Beersheba. A Bat Yam, vicono a Tel Aviv, è stato diffuso il video dell'aggressione di estremisti israeliani a un arabo che rimane per terra privo di sensi. Le sue condizioni sono gravi ma stabili, ha riferito l'ospedale Ichilov di Tel Aviv.   

A Lod è stato dichiarato lo stato d'emergenza dopo gli attacchi a una sinagoga e a proprietà di ebrei e l'uccisione di un arabo. Divieto di ingresso ai non residenti. E' la decisione presa dalla polizia alla luce degli scontri che da giorni scuotono la città nel centro dello Stato ebraico. In vigore ancora anche il coprifuoco notturno per la terza notte consecutiva. 

Autorità palestinesi: almeno 11 uccisi e 500 feriti da Israele in Cisgiordania
E' di 11 palestinesi uccisi ed oltre 500 feriti il bilancio degli scontri con le forze israeliane scoppiati in diverse città della Cisgiordania. Lo ha riferito l'emittente 'Sky News Arabia'. La ministra della Sanità, May al-Kaila, ha proclamato lo stato di emergenza. Intanto da Gaza Hamas saluta la popolazione della Cisgiordania per essersi unita con grande determinazione allo scontro con "gli occupanti israeliani". Nei giorni scorsi Hamas aveva incitato alla lotta anche i palestinesi di Gerusalemme est e gli arabi cittadini di Israele.

Domani, 15 maggio, la popolazione palestinese osserverà una giornata di lutto e di mobilitazione in ricordo del 15 maggio 1948, data della fondazione dello stato di Israele. La settimana scorsa l'esercito israeliano ha inviato in Cisgiordania rinforzi significativi per far fronte a possibili situazioni di emergenza.

Shin Bet arresta leader islamico: scontri e feriti
I media israeliani hanno riferito che cinque persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco in violenti scontri tra manifestanti e polizia a Kafr Kanna, del nord di Israele, in seguito all'arresto di un leader islamico. La polizia e gli agenti dell'agenzia di sicurezza interna Shin Bet sono arrivati a Kafr Kanna per arrestare Kamal Khatib, vice leader del ramo settentrionale del Movimento islamico in Israele, secondo Channel 12. Riprese video amatoriali mostrano manifestanti arabi che lanciano pietre contro la polizia, che ha risposto con granate lacrimogene. 

Putin: "Il conflitto israelo-palestinese riguarda direttamente la nostra sicurezza"
Vladimir Putin, durante una riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, ha detto: "L'escalation del conflitto israelo-palestinese rguarda direttamente gli interessi della nostra sicurezza". Putin ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres di "fermare le azioni violente da entrambe le parti e garantire la sicurezza della popolazione civile". Poi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che la Russia sta cercando di mediare tra israeliani e palestinesi nel tentativo di mettere fine a questa nuova ondata di violenza.

Centinaia di giordani manifestano al confine
Centinaia di cittadini giordani si sono raggruppati nella zona di al Karameh, a poca distanza dalla frontiera con la Cisgiordania, per manifestare la loro solidarietà con i "fratelli palestinesi". Lo riporta l'agenzia Petra secondo cui i manifestanti hanno gridato "la collera per l'attacco israeliano a Gaza, alla città santa di Gerusalemme e al resto dei territori palestinesi occupati". Un'altra manifestazione si è svolta ad Amman.