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Coronavirus

Il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità

Iss: contagi Covid in aumento e rialzo dell'età media

Trasmissione diffusa del virus in tutta Italia e focolai rilevanti. Si alza l'età mediana, che passa a 41 anni. Rt di poco sopra 1. Aumento dei casi in terapia intensiva, il 5% in alcune Regioni. Pronti a ulteriori misure in caso di peggioramento

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I contagi da Covid sono in aumento in Italia e si alza l'età mediana che passa a 41 anni e il 35% dei nuovi contagi riguarda persone con un'età sopra i 50 anni. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità - Ministero della Salute. Si conferma un aumento dei nuovi casi segnalati in Italia per la settima settimana consecutiva con una incidenza negli ultimi 14 giorni (periodo 31/8-13/9) di 29.63 per 100.000 abitanti.

Lento e progressivo peggioramento dell'epidemia
In Italia si osserva un "lento e progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-Cov-2, sebbene con un andamento più contenuto rispetto a quello osservato in altri Paesi europei" rileva ancora il monitoraggio relativo alla  settimana 7-13 settembre. Anche in questa settimana si rileva una "trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale - si legge - che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all'estero".

Trasmissione virus in famiglia, sale l'impegno degli ospedali
Nelle due ultime settimane si è osservato un "aumento significativo dell'età mediana alla diagnosi. Questo è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana,soprattutto all'interno della famiglia: questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri"  si legge nel documento, in cui si raccomanda quindi di adottare "tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare".

Rezza: Rt di poco sopra 1
"Il numero di casi di Covid 19 aumenta per la settima settimana consentiva, l'Rt si pone di poco al di sopra di 1. Ci sono dei focolai diffusi nel Paese, l'età media sta aumentando ed è di circa 41 anni. Questo vuol dire che evidentemente c'è trasmissione intra-familiare, cioè il virus passa dai più giovani alle persone più anziano. Questo spiega un certo aumento lento ma graduale nelle ospedalizzazioni" . Lo ha detto il capo del dipartimento prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza commentando i dati Iss.

Aumento casi in terapia intensiva, 5% in alcune Regioni
In quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è aumentato da'2% al 4% rispetto al periodo 17-30 agosto 2020, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcune Regioni. "Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali - si legge nel report-  la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno".

5 Regioni e Provincia di Trento con Rt superiore a 1
Nella settimana di rilevamento dal 7 al 13 settembre risultano essere cinque le Regioni con l'indice Rt superiore a 1 più la Provincia autonoma di Trento ( Rt 1.59). Sono la Liguria (Rt 1.32), la Puglia (Rt 1.13),  la Sicilia (Rt: 1.08), il  Friuli (Rt 1.11) e la Calabria (Rt 1.07).

Le regioni con l'Rt migliore sono: il Lazio (0,54), la Valle d'Aosta (0,61) e il Piemonte (0,69).

La Lombardia è invece la Regione con il maggior numero di casi nel periodo monitorato (103621), seguita da Piemonte (33988), Emilia (3363),  Veneto (24996), Lazio (13416), Toscana (12958),Liguria (11952). Le Regioni che hanno registrato il minor numero di casi sono il Molise (562), la Valle d'Aosta (1260) e la Calabria (1665).

Pronti a ulteriori misure in caso di peggioramento
"Al momento i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate ed essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento" si evidenzia infine nel monitoraggio. Si raccomanda inoltre alla popolazione di prestare "particolare attenzione al rischio di contrarre l'infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale".