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ECONOMIA

Confronto con il trimestre precedente

Istat, Italia in recessione. Pil nel secondo trimestre a -0,2%

Nel secondo trimestre del 2014 il Pil italiano, è diminuito sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2013

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Ancora un brutta notizia per l'economia italiana che nel secondo trimestre del 2014 si è contratta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Lo conferma l'Istat che, per effetti di arrotondamento, ha invece rivisto la stima sul pil tendenziale del 6 agosto da -0,3% a -0,2%. Con il primo trimestre chiuso a -0,1%, l'Italia è di fatto in recessione.  Il Pil acquisito per il 2014 è negativo dello 0,2%. E' la nuova stima che ha rivisto così, per effetti di arrotondamento, il precedente calcolo del 6 agosto che indicava un acquisito pari a -0,3%. La spesa delle famiglie in Italia torna a salire, seppure lievemente, segnando nel secondo trimestre del 2014 il primo rialzo tendenziale, con un +0,2%, dopo undici trimestri in negativo. Era infatti dal 2011 che non aumentava. 

Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una variazione nulla, sintesi di una crescita dello 0,1% della spesa delle famiglie e di un calo dello 0,1% della spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), mentre gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dello 0,9%. Le importazioni sono aumentate dell'1,0%, le esportazioni dello 0,1%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,1 punti percentuali alla variazione del Pil. Il contributo è stato positivo  per i consumi delle famiglie (0,1 punti percentuali), nullo per la spesa della Pa e negativo per gli investimenti fissi lordi (-0,2 punti percentuali). Le scorte e gli oggetti di valore hanno contribuito positivamente alla variazione del Pil (+0,2 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali. Il calo congiunturale del Pil è la sintesi di andamenti negativi del valore aggiunto in tutti i principali comparti, con diminuzioni dello 0,8% nell'agricoltura, dello 0,5% nell'industria e dello 0,1% nei servizi. In termini tendenziali, il valore aggiunto è aumentato dello 0,4% nell'agricoltura e dello 0,1% nei servizi, mentre ha registrato un calo nell'industria in senso stretto (-0,7%) e  nelle costruzioni (-2,1%). Nel
secondo trimestre, il PIL è aumentato in termini congiunturali dell'1,0% negli Stati Uniti e dello 0,8% nel Regno Unito, è rimasto stazionario in Francia, mentre è diminuito dello 0,2% in Germania. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,1% nel Regno Unito, del 2,5% negli Stati Uniti, dell'1,3% in Germania e dello 0,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area Euro è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2013.