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ECONOMIA

L'ultima nota mensile

L'Istat taglia le stime di crescita: Pil a +0,7% nel 2015

L'Istat stima una crescita moderata per il 2015 con un +0,7% a fronte di un quarto trimestre che dovrebbe chiudersi con un 0,2%. Le ultime stime del Governo erano già state ridimensionate dallo +0,9% di ottobre al +0,8% di tre giorni fa

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Roma
"Per il quarto trimestre ci si attende la prosecuzione di una espansione a ritmi moderati", lo scrive l'Istat nell'ultima nota mensile. Sostanzialmente, secondo l'Istat, il 2015 potrebbe chiudersi con un aumento del Pil dello 0,7%, perché il  modello di previsione di breve termine indica una crescita congiunturale del Pil reale pari a +0,2%, con un intervallo di confidenza compreso tra 0 e +0,4%.

 "Per il quarto trimestre ci si attende il proseguimento, seppure a ritmi moderati, della fase espansiva iniziata nei primi mesi dell'anno", si legge nella nota. Permangono le difficoltà nella ripartenza del ciclo degli investimenti e in questo scenario la crescita ottenuta dal confronto tra i dati trimestrali corretti per i giorni lavorativi del 2015, che includono la previsione per il quarto trimestre, con quelli del 2014 è pari allo 0,7%.

L'Istat ricorda che nel terzo trimestre la crescita italiana è stata sostenuta prevalentemente dai consumi, che hanno beneficiato anche dei miglioramenti sul mercato del lavoro. In presenza di una diminuzione degli investimenti la debolezza del ciclo internazionale ha condizionato negativamente le esportazioni.

Comunque, si legge nella nota,  il clima di fiducia delle famiglie prefigura un andamento positivo dei consumi anche nei prossimi mesi, così come rimangono moderatamente favorevoli le attese sull'evoluzione dell'occupazione e dell'inflazione.

"Noi abbiamo fatto lo 0,7 di crescita, poi visto che le cose andavano un pò meglio abbiamo fissato lo 0,9%. Secondo me chiudiamo allo 0,8 anche se il Mef sostiene che comunque sarà lo 0,9". Così il premier Matteo Renzi tre giorni fa sulla crescita del pil a fine anno.