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ECONOMIA

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Istat: aumentano reddito e potere d'acquisto famiglie

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Nel terzo trimestre 2019 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all'1,8%, invariato rispetto allo stesso trimestre del 2018. Lo ha reso noto l'Istat.Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,6% (era 1,9% nel terzo trimestre del 2018).Il saldo corrente delle AP è stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,1% (1,2% nel terzo trimestre del 2018)."L'incidenza del deficit del conto delle Amministrazioni pubbliche sul Pil - è il commento dell'Istat - è rimasta invariata rispetto al terzo trimestre del 2018 (1,8%), in quanto la riduzione dell'avanzo primario è stata quasi completamente bilanciata dalla contrazione della spesa per interessi".

Nel terzo trimestre dello scorso anno lo Stato ha speso 900 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2018 per la spesa per gli interessi sul debito. È quanto mette in evidenza nel suoi conti trimestrali delle amministrazioni pubbliche. Nel dettaglio la spesa per interessi è scesa a spesa a 15 miliardi e 199 milioni, da 16 miliardi e 86 milioni di un anno prima, con un risparmio di 887 milioni di euro.

La pressione fiscale è invece risultata in calo dello 0,1% al 40,3% nel trimestre ma in aumento nei nove mesi. Guardando ai primi nove mesi dell'anno il dato cumulato risulta pari al 39,2% del Pil, in aumento di 0,3 punti nel confronto tendenziale, registrando così il valore più alto dal 2015, ovvero da quattro anni.

Consumi: Istat, in III trim. +0,4%, reddito famiglie +0,3%
Nel terzo trimestre il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,4%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è diminuita di 0,1 punti percentuali scendendo all’8,9%. Lo comunica l'Istat.