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SALUTE

Il rapporto

Istat: "L'Italia spende poco per la salute, ma la mortalità è la più bassa dell'Ue"

Anche nella spesa privata il Paese è agli ultimi posti con il 20% di quella totale. In Italia - riporta nel documento - il 10,3% della popolazione adulta è obesa, percentuale più bassa in Europa

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L'Italia è agli ultimi posti in Europa per spesa sanitaria pubblica e numero di posti letto, ma ha comunque una mortalità infantile e per malattie cardicircolatorie tra le più basse nel continente, mentre per i tumori è a metà classifica. Lo afferma il rapporto "Noi Italia" pubblicato dall'Istat, che raccoglie 100 statistiche significative sul Paese.

Secondo i numeri presentati la spesa sanitaria pubblica italiana nel 2012 era 2481 dollari a persona, poco più di metà di quella olandese, al primo posto nella classifica, ma inferiore a quella di tutti gli altri Paesi avanzati tranne Spagna, Portogallo e Grecia. Anche nella spesa privata  l'Italia è agli ultimi posti con il 20% di quella totale.

Posti letti: 3,4 su ogni mille abitanti 
Per quanto riguarda i posti letto in Italia ce ne sono 3,4 ogni 1000 abitanti, un dato superiore solo a Spagna, Irlanda, Regno Unito e Svezia, mentre al primo posto c'è la Germania che ne mette a disposizione 8,2. A fronte di investimenti inferiori a quelli dei principali 'competitor' europei il Paese vanta cifre di mortalità inferiori in diversi ambiti.

Mortalità infantile agli ultimi posti
La mortalità infantile è agli ultimi posti, superiore solo a Repubblica Ceca, Svezia, Lussemburgo, Finlandia e Slovenia. Anche per quella causata da malattie cardiocircolatorie, la principale causa di morte per l'Ue, il Paese è in buona posizione, a livello dei migliori, così come per la mortalità causata da tumori, i cui valori sono in linea con i Paesi che spendono di più per la sanità. ''In Italia, dove il livello di mortalità è tra i più bassi d'Europa, i tassi sono diminuiti in modo diffuso su tutto il territorio - scrive l'Istat sulle malattie cardiocircolatorie - raggiungendo nel 2011 il valore di 29,4 decessi ogni diecimila abitanti rispetto al 30,4 osservato nel 2010''.

Il 10,3 per cento della popolazione è obesa
In Italia - si riporta nel documento - il 10,3% della popolazione adulta (18 anni e più) è obesa, percentuale che appare la più bassa in Europa. I fumatori e i consumatori di alcol a rischio rappresentano nel 2013 rispettivamente il 20,9% e il 13,4% della popolazione di 14 anni e più, in calo rispetto agli anni precedenti. Inoltre, secondo l'Istat i dati di lungo periodo evidenziano un aumento della propensione alla pratica sportiva (dal 26,8% del 1997 al 31,6% del 2014). Tra il 2013 e il 2014, in particolare, cresce la quota di chi pratica sport in modo continuativo (dal 21,5% al 23%) e diminuisce la quota di coloro che praticano sport in modo saltuario (dal 9,1 all'8,6%).