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POLITICA

Legge elettorale

Italicum, tra i 300 emendamenti spunta il salva-Lega

Il Pd riduce da oltre 30 a 3 le sue proposte. Ncd per la conservazione delle pluricandidature mentre Forza Italia ed il Carroccio presentano due emendamenti fotocopia per le forze locali

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L'emiciclo di Montecitorio
Complessivamente, prima del ritiro di una parte di quelli targati Pd, gli emendamenti alla legge elettorale erano 318. Una sessantina solo quelli presentati dal MoVimento 5 Stelle, circa 30 per la parte riguardante la Camera e altrettanti sul Senato. 

Gli emendamenti Ncd
Insiste nelle sue richieste il Ncd che ha depositato 11 emendamenti. Tra questi uno per la modifica del sistema di soglie di sbarramento, chiedendo l'intervento solo sulla soglia del 12 per cento, da portare all'8. Altri emendamenti sono relativi alle preferenze, tra cui anche una norma che introdurrebbe un sistema misto collegi-preferenze. Ncd chiede anche di eliminare il divieto delle pluricandidature.

Grillo invoca Napolitano
Più che il contenuto delle modifiche, sono le parole di Beppe Grillo a fotografare il punto di vista del M5S sull'Italicum. "Sparare sulla legge elettorale Pregiudicatellum di Renzie e Berlusconi è come sparare sul pianista in uno spaghetti western - ha scritto sul suo blog -. Ha più buchi costituzionali dei trafori alpini e di uno scolapasta. E' la replica peggiorata del Porcellum. Lo sanno tutti, compresi coloro che l'hanno proposta su suggerimento di Verdini. Ora però la commedia deve finire. Qualcuno (c'è qualcuno al Quirinale?) deve far capire a chi non è capace di intendere e di volere che non si può ripresentare una legge con le stesse porcherie del Porcellum senza preferenze e con un premio di maggioranza abnorme".
Sono 57 gli emendamenti del M5S alla legge elettorale messi a punto dai membri delle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. “Le proposte di modifica presentate - spiega Vito Crimi - vanno verso il modello proporzionale indicatoci dalla Rete”. Nello specifico, il M5S chiede “che vengano introdotte le preferenze - battaglia storica del Movimento - l’abolizione dei premi di maggioranza e lo stop, di conseguenza, al doppio turno” previsto dall’Italicum. “Noi contrastiamo - gli fa eco il senatore Giovanni Endrizzi - la nascita di coalizioni sorte per prendere il massimo dei seggi e poi destinate ad evaporare. Coalizioni che si spaccano come fossimo al mercato delle vacche”. “La verità - aggiunge Nicola Morra - è che si cerca di preservare il potere e il sistema esistente scrivendo una pessima legge. Il bipolarismo c’è o non c’è, non te lo puoi inventare forzando una legge elettorale. Del resto, non è una riforma del sistema elettorale che risolve i problemi politici”.

Lega
C’è anche l’emendamento “salva Lega” tra le 20 proposte di modifica alla legge elettorale presentate da Forza Italia. La proposta dei forzisti assegna infatti seggi anche ai partiti con forte radicamento regionale, che “abbiano presentato liste in non più di sette circoscrizioni e abbiano ottenuto almeno l’8% dei voti”. Purché le sette circoscrizioni “abbiano un numero di residenti pari almeno al 20%” della popolazione nazionale. Emendamento quasi fotocopia rispetto a quello presentato dal Carroccio. Unica differenza la soglia: Fi ha indicato l’8%, la Lega il 7%.