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POLITICA

Legge elettorale

Legge elettorale, c'è accordo Renzi-Berlusconi: premio maggioranza al 37%, sbarramento al 4,5%

L''intesa tra Pd e FI prevede che la soglia per far scattare il premio di maggioranza passi dal 35 al 37 per cento. Tra i punti dell'accordo, anche la norma cosiddetta 'salva-Lega'. Decisivi i nuovi contatti telefonici di questa mattina tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Occupata la Commissione dai grillini, bloccati i lavori

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Matteo Renzi e Silvio Berlusconi
Roma
E’ arrivato a pochi minuti dalla ripresa dei lavori della Commissione Affari Costituzionali della Camera l'accordo sulla legge elettorale tra Pd e FI. L'intesa prevede che la soglia per far scattare il premio di maggioranza passi dal 35 al 37%. Tra i punti dell'accordo, anche la norma cosiddetta 'salva-Lega'. Decisivi i nuovi contatti telefonici di questa mattina tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. E Letta da Bruxelles plaude. I commenti delle forze politiche.

La seduta della Commissione nel frattempo, come conferma il presidente e relatore della legge Francesco Paolo Sisto, è stata sospesa per motivi di sicurezza perché i grillini l'hanno bloccata, dopo la ghigliottina imposta al dl Imu-Bankitalia. 
 
Soglia di accesso al premio al 37%, premio del 15% ma con il tetto del 55%: ossia nessuna coalizione può conquistare più del 55% dei parlamentari. Sono questi i punti fondamentali dell'intesa siglata stamattina tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

Lo sbarramento per l'ingresso in Parlamento (per chi si presenta all'interno di una colazione) si riduce poi al 4,5% ed è prevista la clausola salva-Lega: la clausola cioè che consente ai partiti che ottengono il 9% in almeno tre regioni di entrare comunque in Parlamento. Tornano anche, su richiesta dell'Ncd, le candidature multiple, cioè la possibilità per un singolo candidato di presentarsi in più collegi, limitando però questa possibilità ad un numero determinato di collegi.

Restano invece le soglie di sbarramento dell'8 per cento per i partiti fuori dalle coalizioni e del 12 per le coalizioni.

La trattativa si è chiusa dopo un lungo negoziato e dopo che Berlusconi è riuscito a piegare le resistenze interne. Per il Pd l'ultima riunione è stata organizzata da Renzi con la Boschi, Speranza e Franceschini al Nazareno. Numerose le telefonate intercorse tra lo stato maggiore democratico e forzista. Infine anche il via libera di Alfano e di Scelta Civica che ha considerato prioritario introdurre la soglia del 37%.

Fissato poi in 45 giorni il limite per la delega al governo per ridisegnare i collegi mentre restano le liste bloccate.