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POLITICA

Riforme e Colle

Italicum e Quirinale, Renzi vede Berlusconi e senatori dem

E' durato un'ora l'incontro a Palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Alle 12.30 il vertice tra Renzi e i senatori democratici sull'Italicum. Prove di mediazione sui capolista bloccati. Nel pomeriggio, cominciano i voti dell'Aula di Palazzo Madama. Sullo sfondo, la partita del Quirinale

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E' durato circa un'ora -  dalle 11 a mezzogiorno - il vertice di Palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e il leaeder di Forza Italia Sillvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini. Un incontro inizialmente previsto alle ore 9.
L'agenda del giorno, per il presidente del Consiglio procede fitta. Dopo Berlusconi, alle 12.30 il premier vedrà i senatori del Pd e alle 15 è convocato il consiglio dei Ministri. Infine,  la partenza per il World Economic Forum di Davos. Impegni decisivi, sulla strada delle riforme e del Quirinale. 
Si tratta del sesto incontro tra Renzi e Berlusconi dalla nascita del "Patto del Nazareno".

L'Italicum
Gli azzurri non vogliono cedere sui capolista bloccati, nei collegi plurinominali. Potrebbero accettare, invece, che il premio di maggioranza venga attribuito alla lista e non alla coalizione, a differenza di quanto definito inizialmente nel patto del Nazareno. Questa misura è prevista dall'emendamento presentato da Stefano Esposito, senatore piemontese del Pd. L'emendamento "canguro" che consente di bypassare gli altri 50mila emendamenti, presentati dai gruppi parlamentari e velocizzare le procedure di voto. 
Nel pomeriggio, nell'Aula di Palazzo Madama si comincerà a votare sulla legge elettorale già approvata alla Camera nel marzo scorso, ma fortemente rivista. Per il voto, la tensione è tutta interna al Pd. "Mi vogliono accoltellare, questa è la verità. Ma attenzione: devono prendermi. Se mancano il bersaglio, poi sono loro ad avere un problema", avrebbe confidato Renzi ai suoi collaboratori, riferendosi alla minoranza dem. Minoranza che in questi giorni ha il suo alfiere in Miguel Gotor, che ieri dichiarava secco: "L'Italicum così non lo votiamo".  

Quirinale, il fronte Berlusconi Alfano
Silvio Berlusconi ieri ha incontrato il leader di Ncd Angelino Alfano. Per il Quirinale entrambi chiedono un "candidato non del Pd", estraneo alla tradizione della sinistra post comunista. Un identikit che andrebbe verso una rosa composta dai due giudici della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Sergio Mattarella e dall'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. 
E del Colle il leader di Forza Italia parlerà anche con Matteo Renzi. Del resto, il presidente del Consiglio ha detto di voler incontrare tutti i leader di partito, prima di avanzare la proposta del Pd, alla vigilia del primo voto per il Quirinale, programmato per il 29 gennaio alle 15.

La minoranza Pd e la battaglia dei capolista
La minoranza del Pd - che al Senato conterebbe su una trentina di senatori su 107 - chiede l'eliminazione dei capolista bloccati dai collegi plurinominali dell'Italicum. E, dunque, preferenze per tutti i candidati. Una richiesta che però il premier ha detto ieri di non poter accogliere, data l'indisponibilità a trattare da parte di Forza Italia su questo punto. Una indisponibilità che difficilmente cadrà dopo l'incontro tra Berlusconi e Renzi. Del resto, non tutti i senatori della minoranza dem sarebbero disposti ad andare fino in fondo alla battaglia sui capolista, votando contro le indicazioni di partito. 

Il Tweet Italicum #lavoltabuona
Dopo le nove, il premier interviene su Twitter per tratteggiare i contenuti dell'Italicum e per esprimere ottimismo in vista del voto pomeridiano del Senato con l'hashtag la volta buona




Il Tweet di Ernesto CArbone (Pd), come sarà la nuova scheda elettorale
L'esponente della segreteria Pd Ernesto Carbone pubblica su Twitter il fac simile della nuova legge elettorale, con il capolista bloccato, il simbolo della lista e lo spazione per le preferenze