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POLITICA

Delega sul lavoro

Jobs Act, voto finale entro il 26 novembre. Governo presenta emendamento, Ncd si oppone

La proposta è passata con 95 voti di scarto, contrari FI, M5S e Sel. Governo presenterà un emendamento per recepire accordi su articolo 18. Sacconi avverte: "Se testo diverso da quello che conosciamo, lasceremo la Commissione"

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Via libera della Camera dei Deputati al voto finale sul Jobs Act il 26 novembre. La proposta è passata con 95 voti di differenza, hanno votato contro l'anticipazione dell'esame della delega sul lavoro FI, M5S e Sel.

Il governo ha annunciato che presenterà un suo emendamento al testo della delega per il Jobs Act che recepirà gli emendamenti già presentati dopo l'accordo all'interno del Pd sul tema dell'Articolo 18. Un emendamento che divide la maggioranza.

L'emendamento, come conferma il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, dovrebbe arrivare domani alla Commissione Lavoro e, spiega il sottosegretario, sarà una "riformulazione" senza novità nel merito rispetto alle posizioni già espresse. Prevederà quindi il reintegro nel caso di "licenziamenti disciplinari per un motivo dichiarato da un giudice nullo o inesistente". Mentre come previsto resta la reintegra per i licenziamenti disciplinari e ci sarà invece "un'indennità crescente in base all'anzianità per quelli economici".

"L'annuncio della sottosegretario Bellanova con riferimento all'emendamento del governo sull'art.18 non corrisponde a quanto concordato" dichiara il capogruppo Ncd Maurizio Sacconi che avverte: "Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo, ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza".