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POLITICA

In corso il Cdm a Palazzo Chigi

Jobs act in consiglio dei ministri. Renzi: "Oggi rottamiamo co.co.co e rendite di posizione"

A Palazzo Chigi, dunque, l'esame dei primi decreti del jobs act, quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. "Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata" ha detto la Camusso. Approvato ddl su concorrenza, slitta delega fiscale

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Roma
"Oggi è il giorno atteso da anni. Il jobs act rottama i co.co.co e i co.co.pro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti. #lavoltabuona". Lo scrive il premier Matteo Renzi poco prima dell'inizio del Consiglio dei ministri, in corso da circa tre ore, per l'esame dei decreti attuativi della riforma, quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. Un provvedimento, quello sul lavoro, definito ieri dal segretario generale dell'Ocse Gurria, "la chiave per far ripartire il Paese". Polemiche dai sindacati. "Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata" ha detto la Camusso. 

All'ordine del giorno anche il ddl sulla concorrenza, dal quale sarebbe stata stralciata la norma sui farmaci. Slitta invece l'approvazione dei decreti legislativi in attuazione della delega fiscale. La decisione del ministro dell'Economia Padoan di partecipare all'Eurogruppo sulla Grecia, nonostante il contemporaneo Cdm, ha infatti spinto il governo a rinviare l'approvazione dei dlgs. 


Approvato ddl sulla concorrenza
A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi il ddl sulla concorrenza sarebbe stato approvato poco dopo le 16. Il provvedimento prevede lo stop al mercato tutelato dell'energia a partire dal 2018 mentre è stata stralciata la vendita di farmaci di fascia C fuori dalla fermacie. 


 Jobs Act: da marzo contratto a tutele crescenti
Arriva il via libera definitivo al nuovo contratto a tutele crescenti, che scatterà dal primo marzo. Per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato si limita la possibilità del reintegro del lavoratore, prevedendo invece indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio. Il reintegro sarà possibile solo in caso di licenziamento discriminatorio o per licenziamento disciplinare per il quale venga provata l'insussistenza del fatto materiale contestato.

Addio ai contratti co.co.pro
Il cdm, in prima lettura, esaminerà anche lo schema di decreto delegato per attuare le nuove tipologie contrattuali. È prevista in questo contesto l'eliminazione delle collaborazioni a progetto con il divieto di nuovi contratti di questo tipo. Viene cancellato anche il contratto di associazione in partecipazione, utilizzato soprattutto nel settore commerciale.

La nuova mini Aspi e Dis- coll 
Previsto l'ok definitivo anche per i nuovi ammortizzatori sociali. Il primo è la Dis-Coll, cioè l'indennità di disoccupazione per i collaboratori che hanno almeno 3 mesi di versamenti contributi e avrà una durata pari alla metà dei mesi di versamento e potrà arrivare ad un massimo di sei mesi. L'altra novità è la Naspi, che scatta da maggio e che, rispetto alla Aspi durerà più a lungo. Il sussidio sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, in pratica potrà arrivare al massimo a 24 mesi.

Camusso, Governo va in direzione sbagliata
"Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata" ha detto a Pasian di Prato, prima di partecipare a un convegno, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "L'unico risultato - ha aggiunto Camusso - sarà quello di aver liberalizzato i licenziamenti, di aver deciso che il rapporto di lavoro invece di essere stabilizzato sia frutto di una monetizzazione crescente. Non credo quindi che questa sia la risposta che si aspetta un Paese che continua ad avere una disoccupazione altissima, che non ha prospettive per i giovani e che invece di facilitare i licenziamenti dovrebbe costruire soluzioni per il lavoro".