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MONDO

Escalation di tensione

Kashmir, il Pakistan chiude le relazioni commerciali con l'India ed espelle l'ambasciatore

Lunedì il governo di Nuova Delhi ha annullato l'autonomia della Valle del Kashmir, garantita dal 1947 dalla Costituzione indiana e ribadita da una risoluzione dell'Onu del 1948. Comunicazioni ancora bloccate e coprifuoco, centinaia i politici locali agli arresti  

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Non accenna ad attenuarsi la tensione tra India e Pakistan, iniziata in seguito alla decisione di Nuova Delhi di revocare lo statuto speciale della regione del Kashmir "per pericolo terrorismo". Islamabad ha annunciato, in queste ore, dapprima la sospensione delle relazioni commerciali con l'India, poi la decisione di espellere l'inviato diplomatico indiano nel Paese e di richiamare l'ambasciatore pachistano a Nuova Delhi.

"I nostri ambasciatori non saranno più a Nuova Delhi e anche i loro omologhi qui saranno rimandati indietro", ha dichiarato il ministro degli Esteri Shah Mahmood Qureshi, parlando al canale televisivo Ary News, secondo quanto riportato dai media locali. Intanto, centinaia i politici agli arresti in Kashmir.

Centinaia i politici agli arresti in Kashmir
Oltre cento tra esponenti di diversi partiti politici e attivisti kashmiri sono agli arresti  nella valle del Kashmir. Il quotidiano The Hindu scrive sul suo sito online che la notizia viene da un funzionario dell'amministrazione locale, che non ha dato ulteriori informazioni sull'identità di tutti i fermati. L'ex governatrice dello stato Mehbooba Mufti e Omar Abdullah, agli arresti domiciliari da domenica notte, sarebbero stati trasferiti lunedì sera, assieme a Sajjad Lone e Imran Ansari, i due leader del partito Jammu and Kashmir People's Conference, nel palazzo Hari Niwas, una residenza storica nel cuore della capitale. Il mandato d'arresto nei loro confronti, scrive ancora The Hindu, è stato firmato da magistrati locali per impedire possibili iniziative "per disturbare la pace e la tranquillità nella Valle del Kashmir.

Dall'annuncio del governo, lunedì mattina, della cancellazione dell'autonomia dello stato del Kashmir, che era garantita dal 1947 dalla Costituzione indiana e ribadita da una risoluzione dell'Onu del 1948, l'intera valle è isolata dal resto del paese, con tutte le comunicazioni sospese, tranne quelle satellitari; un rigido coprifuoco paralizza da due giorni la vita quotidiana, con uffici pubblici, scuole e ospedali chiusi, le attività private sono sospese, mentre decine di migliaia di soldati delle forze speciali di sicurezza presidiano ogni angolo.