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MONDO

Il Kazakistan introduce la castrazione chimica per i pedofili

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Il presidente kazako Nursultan Nazarbaev ha firmato le modifiche alla legge sulla tutela dell’infanzia. La normativa prevede l’inasprimento delle pene per chi commette reati a sfondo sessuale ai danni di minorenni. Tra l’altro, la legge prevede la “castrazione chimica dei pedofili”. 

La senatrice kazaka Byrganym Aitimova ha spiegato ai giornalisti che la castrazione chimica sarà applicata come misura provvisoria sotto forma d’iniezione eseguita una sola volta. In tal modo, ha spiegato la senatrice, il castrato “non rimane tale a vita”. 

La somministrazione, tramite siringa, di una sostanza chimica sarà poi applicata in conformità a un verdetto del tribunale. Non è chiaro se la castrazione chimica possa incidere o meno sul periodo di reclusione poiché in base alle modifiche apportate alla stessa legge nel 2015 per la pedofilia in Kazakistan la pena massima prevista è l’ergastolo e, inoltre, i condannati per pedofilia non possono beneficiare di sconti di pena e il rilascio anticipato dagli istituti penitenziari.