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MONDO

Scrutinati il 97% dei voti

Kenya, attesa per i risultati ufficiali: Kenyatta in testa con il 54% dei voti. Scontri negli slum

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Con il 97% dei voti scrutinati, pur mancando l'ufficialità, c'è già un quadro chiaro del voto in Kenya: Uhuru Kenyatta - il 55 presidente uscente, figlio del padre della patria Jomo Kenyatta - ha ottenuto il 54,31% dei voti mentre il suo eterno rivale Raila Odinga - 72 anni, figlio dell'eterno rivale di Kenyatta Jaramogi Oginga Odinga - sì è fermatoal 44,81% gridando al voto truccato, alla frode informatica (il voto è stato il più high tech di sempre), smentita dal capo delle operazioni elettorali Ezra Chiloba. Più tardi il presidente della commissione elettorale, Wafula Chebukati, ha ammesso che c'è stato un tentativo di hackeraggio ma che non è andato a buon fine. Dopo che Raila Odinga ha giudicato inaffidabili i risultati quattro persone sono rimaste uccise in due eventi separati e in Kenya la memoria degli scontri violentissimi delle elezioni di 10 anni fa (costati la vita a 1100 persone) è tornata sotto forma di paura. 

Le accuse di Odinga: voto manipolato dagli hacker
Essendo il voto più tecnologico della storia del Paese, Raila Odinga ha puntato il dito contro il sistema elettorale: alcuni hacker, usando l'idendità di un funzionario morto, sarebbero entrati nel sistema e lo avrebbero manipolato per pilotare la vittoria di Uhuru Kenyatta. Accusa cui la Commissione Elettorale - con il suo capo Ezra Chiloba - ha subito risposto con una smentita. Odinga ha invitato i kenyani alla calma ma ha anche detto di "non controllare il popolo" in caso di violenze. 

Almenoquattro  persone uccise negli scontri post elettorali
Dopo che Raila Odinga ha bollato le elezioni come "una frode totale" e ha invitato i suoi sostenitori a non accettare l'esito di un voto truccato, sono scoppiate le proteste: negli slum di Nairobi e nelle roccaforti dell'opposizione come Kisumu i manifestanti hanno bruciato copertoni, alzato barricate e in alcuni casi ci sono stati scontri con la polizia. Nello slum di Mathare, nei pressi di Nairobi, gli agenti hanno ucciso almeno due persone - ha detto la stessa polizia - dopo che alcune persone avevano cercato di attaccare gli agenti a colpi di machete. Le altre due persone sono rimaste uccise in un'altra circostanza. 

I risultati ufficiali
La Commissione Elettorale ha l'obbligo di rendere pubblici i risultati entro una settimana dal voto. L'ex segretario di Stato Usa - che oggi dirige la missione degli osservatori internazioni della ONG Carter Center - ha invitato i dirigenti "a prendersi le loro responsabilità per fare sì che il popolo possa avere fiducia nel processo elettorale e nei risultati". Per controllare le operazioni ed evitare tensioni, 150 mila agenti sono stati schierati per le città fino al compleamento dello spoglio. 

Le elezioni del 2007: sconfitta di Odinga e oltre mille morti
Candidato per la quarta volta alle presidenziali, per Raila Odinga questa è l'ultima chance di ottenere la poltrona cui aspirava - senza averla mai ottenuta - anche il padre. Dopo la sconfitta del 2007 aveva denunciato frodi elettorali e il Paese era precipitato in un intreccio di caos politico e caos etnico: sull'orlo della guerra civile, il Kenya aveva contato 1100 morti e 600 mila sfollati - due mesi di proteste e repressione, di cortei e rappresagli della polizia. Nel 2013 Odinga aveva contestato di nuovo i risultati, questa volta senza accendere la miccia di altre proteste. 

I programmi e l'intreccio con la questione etnica
Sono 19,6 milioni i kenyani che hanno votato per eleggere il nuovo presidente ma anche i deputati, i senatori, i governatori e i rappresentanti locali. Da un lato ci sono i programmi: Uhuru Kenyatta e il suo vice William Ruto hanno messo l'accento sulla crescita economica durante il loro mandato - in particolare sul fronte delle infrastrutture - dall'altro Raila Odinga ha promesso una crescita più consistente ed equilibrata. A pesare - anche se in misura diversa soprattutto nelle nuove generazioni - c'è il fattore etnico: quella tra Kenyatta e Ruto è anche un'alleanza tra kikuyo e kalenjin mentre Odinga è un luo. E tra luo e kikuyu la rivalità ha radici storiche profonde. Uno dei fattori imprescindibili risale però al periodo appena dopo l'indipendenza, quando Tom Mboya - il genio politico luo, creatore dell'impianto economico del Kenya all'interno del primo governo Kenyatta - venne ucciso in pieno giorno. O ancora: da lì iniziò il declino di Barack Obama padre - si dice che sia stato escluso dal governo Kenyatta perchè luo. Economista, aveva lavorato al ministero dei Trasporti ma dopo il declino seguito alla morte di Mboya, la sua vita è stata segnata dalla povertà, dall'alcol e da tre incidenti d'auto: nel penultimo ha perso le gambe, nell'ultimo è rimasto ucciso a 46 anni.