MONDO
Urne aperte fino alle 17
L'Austria al voto anticipato, favoriti i popolari di Kurz
La campagna elettorale è stata centrata sulla questione migranti

A 31 anni Sebastian Kurz potrebbe diventare il più giovane cancelliere dell'Austria e d'Europa. Il suo Partito popolare ÖVP, con una campagna che ha cavalcato la paura dell'immigrazione, è infatti favorito nei sondaggi che hanno preceduto il voto odierno.
Al voto 6,4 milioni
Si sono aperti alle 6.30, ora locale, i seggi in Austria, dove 6,4 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere 183 deputati e rinnovare il Parlamento. Gli ultimi sondaggi vedono in vantaggio il popolare Sebastian Kurz al 33%, seguito dal socialdemocratico Christian Kern, cancelliere uscente, con il 27%, e la destra populista di Christian Strache al 25%.
Una coalizione con la destra populista?
Ma nel caso probabile di una sua vittoria, Kurz rischia di dover governare con i rivali della destra populista e anti-immigrati dell'FPÖ di Heinz Christian Strache, alla luce del deterioramento della Grosse Koalition con i socialdemocratici dell'SPÖ, al potere da 10 anni in Austria.
La corsa al secondo posto
La partita per il secondo posto sembra, comunque, ancora aperta. I sondaggi danno l'ÖVP al 33%, l'FPÖ fra il 25 e il 27%, i socialdemocratici di Kern fra il 23 e il 27%. Quindi, nel sistema in cui la soglia di ingresso al Nationalrat è del 4%, ce la dovrebbero fare i liberali del Neos, dati al 6%, i Verdi e la lista Pilz, al 5%.
La questione Europa
Il ministro degli Esteri, che 5 mesi fa ha preso in mano le redini di un vecchio partito, diventandone il numero uno e trasformandolo in una lista personale (lista Sebastian Kurz) ha indicato la sua "linea rossa" per una futura coalizione di governo nel sostegno all'Europa. "Occhi dolci a una 'Öxit' (exit austriaca) non saranno ammessi", ha affermato. Nel suo esecutivo potrebbero sedere però l'erede di Joerg Haider, Strache, al ministero dell'Interno, e il suo compagno di partito Norbert Hofer, uscito perdente alle presidenziali, agli Esteri: gente che in questi giorni ha fomentato i timori su una possibile islamizzazione del Paese.
I migranti e il gruppo di Visegrad
L'Austria, che negli ultimi due anni ha sfidato al braccio di ferro l'Italia, minacciando la chiusura del Brennero, non diventerebbe, insomma, un partner più facile in Europa. E stando ad analisti locali, si avvicinerebbe in modo preoccupante ai Paesi del gruppo di Visegrad - Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia -, che, come noto, chiudono la porta alla solidarietà europea.
Kern: evitare una deriva a destra
"Il Paese è a un bivio", ha detto il cancelliere Kern, rivolgendo un ultimo appello agli elettori, affinché evitino la deriva a destra di un governo nero-blu (ÖVP-FPÖ). "Si rischia l'orbanizzazione dell'Austria", ha incalzato il leader dei liberali, Matthias Strolz.
Exit poll alle 17
Ma la popolazione non sembra molto preoccupata. Gli austriaci hanno seguito con grande interesse la campagna elettorale e sembrano fidarsi del "Wunderkind", il 'bambino prodigio' che promette tasse più basse e confini sicuri. Alle 17 i primi exit poll.
Al voto 6,4 milioni
Si sono aperti alle 6.30, ora locale, i seggi in Austria, dove 6,4 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere 183 deputati e rinnovare il Parlamento. Gli ultimi sondaggi vedono in vantaggio il popolare Sebastian Kurz al 33%, seguito dal socialdemocratico Christian Kern, cancelliere uscente, con il 27%, e la destra populista di Christian Strache al 25%.
Una coalizione con la destra populista?
Ma nel caso probabile di una sua vittoria, Kurz rischia di dover governare con i rivali della destra populista e anti-immigrati dell'FPÖ di Heinz Christian Strache, alla luce del deterioramento della Grosse Koalition con i socialdemocratici dell'SPÖ, al potere da 10 anni in Austria.
La corsa al secondo posto
La partita per il secondo posto sembra, comunque, ancora aperta. I sondaggi danno l'ÖVP al 33%, l'FPÖ fra il 25 e il 27%, i socialdemocratici di Kern fra il 23 e il 27%. Quindi, nel sistema in cui la soglia di ingresso al Nationalrat è del 4%, ce la dovrebbero fare i liberali del Neos, dati al 6%, i Verdi e la lista Pilz, al 5%.
La questione Europa
Il ministro degli Esteri, che 5 mesi fa ha preso in mano le redini di un vecchio partito, diventandone il numero uno e trasformandolo in una lista personale (lista Sebastian Kurz) ha indicato la sua "linea rossa" per una futura coalizione di governo nel sostegno all'Europa. "Occhi dolci a una 'Öxit' (exit austriaca) non saranno ammessi", ha affermato. Nel suo esecutivo potrebbero sedere però l'erede di Joerg Haider, Strache, al ministero dell'Interno, e il suo compagno di partito Norbert Hofer, uscito perdente alle presidenziali, agli Esteri: gente che in questi giorni ha fomentato i timori su una possibile islamizzazione del Paese.
I migranti e il gruppo di Visegrad
L'Austria, che negli ultimi due anni ha sfidato al braccio di ferro l'Italia, minacciando la chiusura del Brennero, non diventerebbe, insomma, un partner più facile in Europa. E stando ad analisti locali, si avvicinerebbe in modo preoccupante ai Paesi del gruppo di Visegrad - Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia -, che, come noto, chiudono la porta alla solidarietà europea.
Kern: evitare una deriva a destra
"Il Paese è a un bivio", ha detto il cancelliere Kern, rivolgendo un ultimo appello agli elettori, affinché evitino la deriva a destra di un governo nero-blu (ÖVP-FPÖ). "Si rischia l'orbanizzazione dell'Austria", ha incalzato il leader dei liberali, Matthias Strolz.
Exit poll alle 17
Ma la popolazione non sembra molto preoccupata. Gli austriaci hanno seguito con grande interesse la campagna elettorale e sembrano fidarsi del "Wunderkind", il 'bambino prodigio' che promette tasse più basse e confini sicuri. Alle 17 i primi exit poll.