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MONDO

Bruxelles

L'Ue con Tunisi: "Isis minaccia globale"

Si è conclusa la seconda e ultima giornata del Consiglio europeo a Bruxelles, dedicato alla Libia e alla minaccia dell'Isis. I capi di Stato e di governo dei Ventotto hanno condannato "lo spaventoso attentato terroristico" di mercoledì a Tunisi e si sono impegnati a intensificare la collaborazione con il Paese nordafricano nella lotta al terrorismo e a rafforzare "la democrazia piena di promesse del Paese"

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Consiglio europeo (LaPresse)
L'Ue sarà ancora più al fianco della Tunisia nella lotta al terrorismo: si è conclusa con questo impegno la seconda e ultima giornata del Consiglio europeo a Bruxelles, dedicato alla Libia e alla minaccia dell'Isis. I capi di Stato e di governo dei Ventotto hanno condannato "lo spaventoso attentato terroristico" di mercoledì a Tunisi e si sono impegnati a intensificare la collaborazione con il Paese nordafricano nella lotta al terrorismo e a rafforzare "la democrazia piena di promesse del Paese".

Il premier Matteo Renzi ha parlato di "minaccia globale": "Negli ultimi mesi sono stati colpiti Parigi, Copenaghen, Bruxelles stessa. Siamo di fronte a una minaccia globale e abbiamo bisogno di concentrare l'attenzione ancor di più sul Mediterraneo". Renzi ha riconosciuto che il lavoro della 'due giorni' a Bruxelles' è andato "nella direzione giusta", ma ha rilevato che è "importante aiutare la Tunisia anche a livello economico" in modo che possa far fronte alle ricadute negative sul pil dopo l'attentato". "E' stato un attacco all'Europa e l'Europa deve rispondere", era stato l'avvertimento del capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini.

Una condanna dell'attentato al Bardo è venuta anche da Hamas: il gruppo fondamentalista palestinese lo ha definito "un atto criminale sferrato contro civili" e "un crimine contro i valori umani e contro la Tunisia".

Gli occhi ovviamente sono sempre puntati sulla Libia, che condivide un tratto di frontiera con la Tunisia ed è precipitata nel caos. Il governo tunisino ha reso noto che i due terroristi che hanno sparato al museo del Bardo erano stati addestrati in alcuni dei campi per tunisini "allestiti in Libia a Sabratam, Bengasi o Derna".

L'inviato dell'Onu, Bernardino Leon, ha confermato l'esistenza in Libia di "campi di addestramento che vengono utilizzati per attacchi contro altri Paesi della regione". Aprendo una nuova fase di negoziati per il dialogo in Libia a Sjirat, vicino alla capitale marocchina di Rabat, Leon ha spiegato che già "da alcune settimane" era stata segnalata l'esistenza di questo tipo di campi per jihadisti stranieri. Leon tuttavia ha aggiunto di non avere alcuna "informazione concreta" che colleghi i campi in Libia alla strage al museo del Bardo. Intanto jihadisti dell'Isis hanno diffuso un nuovo video nel quale viene mostrata la decapitazione di tre peshmerga curdi catturati in Iraq.