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SPETTACOLO

E' aperta alla Casa del Cinema di Roma fino alle 18

L'addio al regista Francesco Rosi, Napolitano alla camera ardente

Numerosi gli attori e i registi giunti per rendere omaggio a Rosi, scomparso all'età di 92 anni. Presenti anche personalità politiche, tra cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, suo amico e compagno di scuola

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Francesco Rosi (lapresse)
Roma
Ci sono registi, attori, personalità politiche. In tanti stanno rendendo omaggio a Francesco Rosi, il regista scomparso sabato scorso all'età di 92 anni. La camera ardente, allestita alla Casa del Cinema di Roma, resterà aperta fino alle 18 di oggi. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, suo amico e compagno di scuola, ha voluto essere presente senza però rilasciare dichiarazioni.  

A portare l'ultimo saluto a Rosi, anche Ettore Scola, Franco Zeffirelli, Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Piccioni, Luca De Filippo, Roberto Andò, Francesco Bruni e Nicola Piovani. Tra le personalità politiche, presenti il ministro della Cultura, Dario Franceschini, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il presidente del Senato, Pietro Grasso.

Qualcuno ha preso la parola per ricordare Rosi. Il regista Ettore Scola ha citato alcuni aneddoti e ha sottolineato la grande professionalità dell'amico. 

"Nei suoi film c'è il coraggio dei protagonisti che si oppongono al fatto che la criminilità diventi il simbolo del Paese - dice invece il giornalista e scrittore Furio Colombo - E poi c'è il coraggio del regista che si è esposto personalamente raccontando le storie mentre accadevano".

Il regista Giuseppe Tornatore invece ha ricordato: "Una volta mi disse: 'Mi sento come un moscone che vuole uscire dalla finestra ma che sbatte contro il vetro'. Un'immagine che voleva rappresentare la sua ricerca di una storia di cui innamorarsi e da cui trarre la forza per fare un film". Tornatore ha poi citato una frase ricorrente di Rosi: 'Ma comunque andiamo avanti'. "In questa frase - ha sottolineato Tornatore - c'è una tua lezione: la consapevelezza che non può esserci vicolo cieco che non possa sollecitare in noi la capacità di andare avanti".

Il feretro del regista è stato posto al centro della sala più grande, la De Luxe, ed ha vicino la corona di rose bianche, portata da due corazzieri del presidente della Repubblica. Sul grande schermo scorrono le foto in bianco e nero dei film del cineasta. In prima fila la figlia del regista, Carolina, che ha ricordato commossa il padre.