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ECONOMIA

La legge "Gafa"

La Francia approva la legge per tassare i giganti del web: Google, Facebook, Apple e Amazon

La 'tassa Gafa' francese e' in gran parte ispirata dal progetto europeo che non e' riuscito a passare a causa della riluttanza di Irlanda, Svezia, Danimarca e Finlandia. Le autorita' americane hanno avviato un'inchiesta per capire se l'entita' delle nuove tasse rappresenti una pratica commerciale scorretta in base allo 'Us Trade Act' del 1974

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Il Parlamento francese ha approvato la tassa sui giganti del web. La proposta prevede una tassa del 3% sul fatturato delle societa' tecnologiche con ricavi superiore ai 750 milioni di euro a livello globale e 25 milioni nel Paese.

L'imposta e' soprannominata Gafa: acronimo di Google, Facebook, Apple e Amazon. Nelle ultime ore le autorita' americane hanno avviato un'inchiesta per capire se l'entita' delle nuove tasse rappresenti una pratica commerciale scorretta in base allo 'Us Trade Act' del 1974; e la mossa potrebbe preludere a dazi di ritorsione sul vino o le auto francesi.

La tassa non interessa solo i colossi statunitensi, ma una trentina di aziende in tutto tra le quali societa' cinesi, tedesche, britanniche e spagnole.

La minaccia americana ha sollevato un'accesa reazione da parte del ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, dinanzi ai senatori: "Tra gli alleati, possiamo e dobbiamo risolvere le divergenze in maniera diversa che con la minaccia", ha detto, sostenendo che e' la prima volta nella storia delle relazioni tra gli Stati Uniti e la Francia che l'amministrazione americana decide di aprire un'inchiesta sull'articolo della legge del commercio chiamato 'Section 301'. E ha esortato a trovare "una soluzione internazionale per la tassazione del digitale".

La 'tassa Gafa' francese e' in gran parte ispirata dal progetto europeo che non e' riuscito a passare a causa della riluttanza di Irlanda, Svezia, Danimarca e Finlandia. Ma questa soluzione assolutamente unilaterale e' destinata ad essere temporanea, in attesa del risultato dei negoziati internazionali. Il G20 dei ministri delle finanze, che si e' riunito ai primi di giugno in Giappone, ha fatto progressi sul tema: le maggiori economie mondiali si sono impegnate a "raddoppiare gli sforzi" per "ristabilire la giustizia fiscale sulla scena internazionale", ha ricordato ancora Le Maire.

L'obiettivo e' arrivare a un accordo definitivo entro il 2020, una svolta resa possibile dal cambio di atteggiamento degli Stati Uniti, che avevano bloccato i negoziati per anni. Ma rimangono divergenze importanti su come attuarla, anche perche' Washington vorrebbe un approccio non limitato al settore digitale.

Per la sinistra, la tassa va nella giusta direzione. Annunciata dal presidente Emmanuel Macron a fine 2018, in piena crisi 'gilet gialli', le entrate serviranno a finanziare i 10 miliardi di euro di misure urgenti, nel settore economico e sociale, che sono stati messi sul tavolo per placare la rabbia dei manifestanti.