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MONDO

Saldi estivi

La Groenlandia a Trump: "Non siamo in vendita"

L'ex premier danese, Lars Lokke Rasmussen, risponde all'ipotesi Usa di acquisto dell'isola più grande del mondo ironizzando su Twitter: "Dev'essere un pesce d'aprile, ma totalmente fuori tempo"

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Niente da fare per Donald Trump, la "Groenlandia non è in vendita". Così il governo locale dell'isola danese ha risposto alla proposta del presidente americano di acquistare il territorio. Lo riferisce la Cnn.  L'ex premier danese, Lars Lokke Rasmussen, ha ironizzato su Twitter: "Dev'essere un pesce d'aprile, ma totalmente fuori tempo".  






"Siamo comunque aperti al business", aggiunge il governo danese con un tweet del ministero degli esteri di Copenaghen, in quella che alcuni leggono come un'apertura verso eventuali investimenti dagli Stati Uniti in Groenlandia, soprattutto sul fronte del turismo.

Era stato Il Wall Street Journal a scrivere dell'intenzione di Trump di acquistare l'isola più grande al mondo avanzando un'offerta alla Danimarca per acquistare l'enorme territorio tra il nord Atlantico e il Circolo polare artico, con i suoi 56mila abitanti e lo strato di ghiaccio che si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale. 

 
Grazie a un trattato tra gli Stati Uniti e la Danimarca, la Groenlandia, che tecnicamente fa parte del Nord America, è già sotto l'influenza americana: qui si trova la base militare Usa più a nord, Thule Air Base, a soli 1.200 chilometri dal Circolo polare.  Dopo la Seconda Guerra mondiale il presidente Harry Truman, nel '46, aveva offerto alla Danimarca 100 milioni di dollari, ma la proposta era stata bocciata. 

Immediata l'ironia sull'iniziativa: c'è chi suggerisce a Trump di comprare la Groenlandia e poi costruirci la sua biblioteca presidenziale, come il deputato democratico Steve Cohen.